Un mare di rifiuti, malgestiti, abbandonati, trasportati dalle mareggiate. Sopratutto plastica. Non si dissolve mai, si riduce in minuscoli frammenti carichi di sostenze inquinanti che arrecano gravi danni all’intero ecosistena. Un problema ambientale di proporzioni drammatiche. Lo scorso anno un monitoraggio condotto da Legambiente su un campione di 47 spiagge lungo la Penisola, ha contato oltre 33mila rifiuti, una media di 714 rifiuti ogni 100 metri. Molti gettati con consapevole disprezzo del bene comune: bottiglie, mozziconi di sigarette, calcinacci, stoviglie usa e getta e tanti bastoncini di plastica colorata, ciò che rimane dei cotton fioc passati dal water per arrivare in mare e sulla spiaggia.
Dal 1995 Legambiente coordina associazioni, scuole e Istituzioni locali che dedicano l’ultimo fine settimana di maggio alla pulizia delle spiagge e dei siti naturali. Clean-up The Med è un’azione diffusa in 21 Paesi del Mediterraneo attraverso l’attività e l’organizzazione da parte di oltre 150 attori, questo il numero degli iscritti all’ultima edizione, che coordinano a loro volta istituzioni, scuole e società civile locale in una o più iniziative di pulizia e impegno civico e tutela ambientale. L’obiettivo della campagna non è esclusivamente quello di rimuovere fisicamente i rifiuti ma anche sensibilizzare ed educare la collettività.