L’indisponibilità, per i biocontaminanti, di valori limite ufficiali che definiscano la soglia di rischio o di salubrità ambientale rende difficoltosa la valutazione dei risultati delle misure quantitative. Tuttavia, nel caso di attività con esposizione potenziale o accidentale ad agenti biologici, conoscere i livelli e la tipologia di contaminanti presenti e la loro variazione temporale e spaziale consente di rilevare la presenza di eventuali fonti di contaminazione o di amplificazione microbica, intervenendo tempestivamente con adeguate misure di prevenzione o di contenimento.
Questo volume raccoglie lo stato dell’arte sulla tematica “contaminazione microbiologica su superfici di ambienti di lavoro”, con l’intento di rispondere ai quesiti sopra esposti alla luce dell’esperienza sul campo maturata dagli Autori ed avvalendosi anche del contributo del Laboratorio di Prevenzione dell’Agenzia della Tutela della Salute (ATS) della Brianza e del Laboratorio di Igiene e Virologia Ambientale del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. In particolare, nel Capitolo 4, attraverso l’analisi di documenti tecnici e pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali reperibili anche in rete sull’argomento, viene presentata una panoramica sulle procedure e sulle tecniche di misura della contaminazione delle superfici, i parametri microbiologici più frequentemente rilevati e il loro significato igienistico-sanitario in
diversi settori lavorativi, nonché i livelli di concentrazione cui eventualmente riferirsi per la valutazione dei risultati delle misure (Capitolo 6). È presente anche un’intera sezione dedicata agli studi epidemiologici e agli aspetti normativi (Capitoli 2 e 3) così come alla sanificazione (Capitolo 7), quale misura di controllo della contaminazione microbiologica. Una trattazione a parte è stata dedicata alla contaminazione delle superfici da parte dei virus (Capitolo 5).