È un tour di ricerca organizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche.
Il mare purtroppo soffoca per colpa della plastica e il Mediterraneo non fa eccezione: come dimostra il report “Un Mediterraneo pieno di plastica”, i materiali di plastica rappresentano tra il 60 e l’80% dei rifiuti marini. Rifiuti o frammenti di plastica sono stati trovati anche nei fondali abissali tra 900 e 3 mila metri di profondità, nelle specie commerciali come tonno e pesce spada e in aree ecologicamente importanti e protette.
Riciclare non basta, bisogna risolvere il problema alla fonte. L’Europa ha una grande responsabilità in quanto è il secondo produttore al mondo di plastica, utilizzata per lo più per la produzione di imballaggi usa e getta.
Greenpeace chiede al Ministro Galletti di garantire la graduale eliminazione della plastica usa e getta, compresi gli imballaggi.
L’attuale revisione delle Direttive UE sui rifiuti offre all’Italia e ai Paesi membri l’occasione di fare davvero un passo avanti contro l’inquinamento marino dovuto alla plastica. La plastica è ovunque e quella visibile ad occhio nudo rappresenta solo la punta dell’iceberg. Il mare soffoca, il momento di agire è ora.
La Rainbow Warrior, lasciata Genova, proseguirà in Campania dove approderà a Pozzuoli, ancorata al Molo Caligoliano del porto commerciale, e sarà visitabile il 30 giugno e l’1 luglio 2017.