Il programma di questa prima edizione del Forum internazionale “Rules of water, rules for life” organizzato per iniziativa del Milan Center for Food and Law Policy con il contributo scientifico dell’OECD e del Programma WWAP UNESCO, sotto gli auspici della Presidenza italiana del G7, si è concentrato su due tematiche cruciali: il governo dell’acqua nella città e le problematiche di genere che attraversano il tema dell’acqua.
La dichiarazione di Milano, scritta all’insegna dell’agenda ONU 2030, sottolinea il ruolo chiave delle donne nella salvaguardia e nella gestione delle risorse idriche e l’importanza fondamentale di iniziative per la formazione di nuove competenze nella gestione e nella protezione dell’acqua.
I sette punti:
1. L’acqua e l’igiene sono diritti umani e elementi fondamentali dello sviluppo sostenibile, della inclusività sociale e della pace tra i popoli.
2. Il riconoscimento del diritto all’acqua e all’igiene è obiettivo imprescindibile del futuro delle nuove generazioni e di una società equa e solidale. Ciò richiede la progressiva definizione di un quadro normativo e operativo ispirato a forme di collaborazione internazionale.
3. I nostri Governi hanno la responsabilità politica di orientare lo sviluppo sostenibile in via prioritaria alla crescita delle economie inclusive e circolari che salvaguardino la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche in un modello di governance multilaterale e crossborder.
4. L’accesso all’acqua è fattore di ‘empowerment’ delle donne. Le donne hanno un ruolo chiave nella salvaguardia e gestione delle risorse idriche, come stabilito dai Principi di Dublino di cui ricorre quest’anno il 25mo Anniversario. Richiamiamo i Governi a tutti livelli e gli altri decisori al di fuori delle pubbliche amministrazioni a far sì che tali Principi siano realizzati e rispettati, permettendo alle donne di operare per assicurare l’accesso universale alla vitale risorsa dell’acqua e una gestione responsabile delle risorse idriche.
5. Occorre riaffermare e rafforzare l’impegno dei paesi firmatari dell’Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile con particolare riguardo al ruolo strategico affidato alle Città nella difesa del diritto all’accesso all’acqua sicura e all’igiene come diritto umano.
6. Società civile, autorità locali, governi regionali e nazionali, agenzie multilaterali devono sviluppare un approccio condiviso, intersettoriale e multidisciplinare che favorisca forme di collaborazione pubblico-privato nelle politiche ambientali mettendo in stretta relazione le problematiche dell’acqua, dell’ agricoltura e dell’energia.
7. Debbono essere attivati processi di sensibilizzazione sociale e culturale sul consumo dell’acqua come fattore di cittadinanza responsabile e debbono essere avviate nei sistemi scolastici iniziative per la formazione delle nuove competenze richieste dal water management e dalla protezione delle risorse idriche.