INL presenta il “Rapporto annuale sull’attività di vigilanza” 2017

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha diffuso i dati circa i controlli e le ispezioni nei luoghi di lavoro effettuati lo scorso anno (Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale 2017) e in un comunicato ha definito le priorità di intervento per la vigilanza nel 2018.

Il “Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale” anno 2017 illustra sinteticamente i risultati dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale conseguiti nel corso del primo anno di attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, da parte del personale ispettivo proveniente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dall’INPS e dall’INAIL.

L’attività ha consentito la realizzazione di significativi risultati dell’azione di controllo programmata ed effettuata dal personale ispettivo complessivamente operante nell’ambito dell’Agenzia e proveniente dai diversi servizi ispettivi in essa integrati.

Il risultato complessivamente conseguito in termini numerici è pari a 160.347 imprese ispezionate, di cui 103.498 sono risultate irregolari. Inoltre, il numero dei lavoratori irregolari, pari a 252.659, presenta un consistente incremento, pari al 36% rispetto al dato del 2016. Gli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro sommerso hanno portato, invece, all’individuazione di 48.073 lavoratori in “nero”.

Nell’ambito del dato globale si distingue il numero di accessi, pari a 122.240 , effettuati nell’ambito della vigilanza in materia di lavoro, che hanno registrato un tasso di irregolarità stabile rispetto agli anni precedenti, attestandosi al 60%.

Con riferimento alla vigilanza previdenziale, nel corso dell’anno, sono stati effettuati 24.291 accessi che hanno registrato un tasso di irregolarità anch’esso stabile rispetto agli anni precedenti, attestandosi al 77%.

Relativamente alla vigilanza assicurativa, nel corso del 2017, sono stati effettuati 13.816 accessi che hanno registrato un tasso di irregolarità in aumento di circa 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente, attestandosi al 89%.

Fonte: INL

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