Le proprietà dei PFAS, la loro stabilità chimica e termica e la loro qualità di agenti idrorepellenti hanno reso questi composti idonei ai più svariati impieghi da parte dell’industria per oltre cinquant’anni. L’Arpa Lombardia, per studiare e comprendere l’effettiva entità dell’impatto ambientale causato nel tempo da queste sostanze, così come previsto dalla normativa (D.Lgs.172/2015 e DM 6 luglio 2016), aveva già avviato nel corso del 2017 una prima campagna sperimentale in alcune aree del territorio Lombardo.
Nel corso dell’anno 2018 Arpa Lombardia ha pertanto avviato e sviluppato le seguenti attività:
1) attività analitica (acquisizione strumentazione, messa a punto metodiche analitiche…);
2) analisi delle pressioni presenti sul territorio regionale che presentano maggiore probabilità di
interazione con le sostanze perfluoroalchiliche o con prodotti contenenti PFAS;
3) impostazione delle reti di monitoraggio dei PFAS nei corsi d’acqua e nelle acque sotterranee;
4) esecuzione delle campagne di monitoraggio.
Il Rapporto descrive le attività svolte nel 2018 da Arpa Lombardia e rappresenta il primo quadro conoscitivo relativo alla presenza di PFAS nelle acque, punto di partenza per le attività di monitoraggio degli anni a seguire.
Nel 2019, a livello nazionale, è stato istituito l’Osservatorio Permanente PFAS costituito da ISPRA, dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità).