“Questa decisione è stata presa dall’Ufficio COP dell’UNFCCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), con il Regno Unito e i suoi partner italiani.
Le date per una conferenza riprogrammata nel 2021, ospitata a Glasgow dal Regno Unito in collaborazione con l’Italia, saranno stabilite a tempo debito a seguito di ulteriori discussioni con le parti.
Alla luce degli effetti in corso in tutto il mondo di COVID-19, non è più possibile tenere una COP26 ambiziosa e inclusiva nel novembre 2020.
La riprogrammazione garantirà che tutte le parti possano concentrarsi sulle questioni da discutere in questa conferenza vitale e concedere più tempo per i preparativi necessari. Continueremo a lavorare con tutti i soggetti coinvolti per aumentare l’ambizione climatica, costruire la resilienza e ridurre le emissioni”.
Il comunicato riporta inoltre le dichiarazioni di Alok Sharma, Presidente designato e Segretario di Stato della COP26 per la strategia aziendale, energetica e industriale; Patricia Espinosa, Segretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici; Sergio Costa, Ministro italiano dell’Ambiente, della protezione della terra e del mare; Carolina Schmidt, Presidente della COP25.