L’opuscolo “Ri-conoscere per prevenire i fenomeni di molestia e violenza sul luogo di lavoro” pubblicato da INAIL – Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del
benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) fornisce informazioni generali per riconoscere i fenomeni e individuare i corretti gli interlocutori a cui rivolgersi.
I Comitati unici di garanzia contribuiscono all’attuazione del protocollo di intesa per la prevenzione e il contrasto di violenze e molestie nei luoghi di lavoro, sottoscritto con i Dipartimenti per la Funzione pubblica e Pari opportunità, attraverso azioni a supporto dell’informazione e formazione del personale oltre che non iniziative di vario genere descritte nel protocollo.
Una delle preliminari azioni è fornire al personale informazioni che, seppur di carattere generale, possono essere d’aiuto nel riconoscere i fenomeni e individuare gli interlocutori cui rivolgersi.
RI-CONOSCERE PER PREVENIRE I FENOMENI DI MOLESTIA E VIOLENZA SUL LUOGO DI LAVORO
INDICE
PREMESSA
Definizioni
Norme in ambito europeo
Normativa in ambito nazionale
La Convenzione OIL 190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro
I profili penalistici
Come riconoscere situazioni di molestie e violenza
Come prevenire situazioni di molestie e violenza
Cosa fare e a chi rivolgersi se subiamo o siamo testimoni di un evento di molestia o violenza
Strumenti per incentivare le buone pratiche per prevenire molestie e violenza sul lavoro: i codici aziendali
Riferimenti bibliografici
PREMESSA
Il fenomeno della violenza e delle molestie è significativo in Italia, anche in ambito lavorativo.
I risultati della prima indagine nazionale sul tema specifico della violenza e molestia di tipo sessuale, pubblicati dall’Istat nel 2018 , evidenziano che sono 8.816.000 le donne dai 14 ai 65 anni che nel corso della loro vita hanno subito una qualche forma di molestia sessuale. Il problema non è solo femminile, dato che 3.874.000 uomini hanno dichiarato di aver subito almeno una molestia.
In ambito lavorativo, 1.404.000 donne tra 15 e 65 anni hanno dichiarato di aver subito molestie fisiche da parte di un collega o di un datore di lavoro, o ricatti sessuali sul posto di lavoro.
Le molestie e le violenze di tipo sessuale sono però solo un aspetto del problema, che riguarda una casistica molto più vasta, tra cui le molestie psicologiche e quelle fisiche.
La pandemia da Covid-19, che ha imposto a molti lavoratori, tra cui circa il 90% dei dipendenti delle amministrazioni centrali, e oltre il 70% delle Regioni, di lavorare da casa, ha incrementato il rischio della violenza di genere tra le mura domestiche, che si somma a quello sul luogo di lavoro, non annullato dal lockdown, durante il quale può essere aumentato il rischio della molestia psicologica.
Pertanto, è oggi quanto mai importante potenziare la comunicazione su tale tematica sensibilizzando tutti i lavoratori.
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Fonte: INAIL
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