Il 4 maggio 2022 si è tenuto un nuovo incontro tra i Ministeri competenti e le Parti Sociali, sottoscrittrici del Protocollo nazionale condiviso di contrasto al pericolo di contagio da SARS CoV2, per valutare la sua attualità e validità in ogni contesto lavorativo. Confermato il Protocollo attuale con l’impegno di aggiornare il testo nazionale, nelle sue diverse parti, entro il 30 giugno prossimo per poter rispondere ancora più efficacemente alla nuova situazione epidemiologica.
Nella giornata del 4 maggio 2022 si è tenuto un nuovo incontro tra i Ministeri competenti (a partire dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Salute, ed il Ministero dello Sviluppo Economico) e le Parti Sociali, sottoscrittrici del Protocollo nazionale di contrasto al pericolo di contagio da SARS CoV2, per affrontare la questione della valutazione riferita alla sua attualità e alla sua validità in ogni contesto lavorativo.
Con interventi unanimi come precisato nel verbale dell’incontro è stata espressa la volontà di proseguire tenendo a riferimento quanto regolato attraverso il Protocollo nazionale (siglato nel 2020, aggiornato nel 2021) che ha permesso di garantire la tutela di tutte le lavoratrici ed i lavoratori nelle diverse realtà lavorative. Tutela che ha reso i posti di lavoro, dati alla mano, i luoghi più sicuri e protetti dal pericolo di contagio, in tutto questo tempo, a partire dal periodo più drammatico fino ad oggi e che proseguirà nei mesi che verranno (nei riguardi dei quali non ci si può permettere di abbassare la guardia dell’attenzione).
La prosecuzione della validità del Protocollo nazionale, come evidente, prevede di riflesso la conferma dei protocolli aziendali, settoriali o di filiera. Il lavoro importante dei Comitati (nella sua composizione partecipata (dove si ricorda la presenza degli RLS e degli RSU), va mantenuto ed ulteriormente sollecitato, per accompagnare questa fase meno acuta ma dove il virus continua a contagiare.
Importante l’impegno preso durante l’incontro di aggiornare, il testo nazionale, nelle sue diverse parti, entro il 30 giugno prossimo, potendo così rispondere ancor più efficacemente ad una situazione che ci accompagnerà nei prossimi mesi.
Fonte: CGIL