La Commissione UE ha presentato, con la Comunicazione 357/2022, un elenco di indicatori per monitorare i progressi dell’ottavo Piano d’azione per l’ambiente (8° PPA) per ciascun obiettivo tematico prioritario fino al 2030, fra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’economia circolare, l’azzeramento dell’inquinamento e la biodiversità.
Un pacchetto di 26 indicatori chiave per monitorare i progressi compiuti sugli obiettivi dell’UE in materia di ambiente e clima fino al 2030 e sulla visione a lungo termine per il 2050.
La Commissione Europea, dopo intense consultazioni con le parti interessate e gli Stati membri, nell’ambito dell’ottavo Programma d’azione per l’ambiente (8° PPA) ha presentato, con la Comunicazione 357/2022, il quadro di monitoraggio che mira a misurare i progressi, a promuovere la trasparenza e a informare i cittadini europei sull’impatto della politica climatica e ambientale dell’UE. L’ottavo Programma d’azione per l’ambiente, entrato in vigore il 2 maggio 2022, prevede infatti l’obbligo per la Commissione di presentare un quadro di monitoraggio basato su un numero limitato di indicatori chiave.
“Abbiamo obiettivi ambientali e climatici molto ambiziosi – ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – per realizzare la transizione verde e giusta di cui l’Europa e il mondo hanno bisogno. Ma non si può gestire quello che non si è capaci di misurare. Per rimanere sul binario giusto, dobbiamo sapere se stiamo conseguendo i nostri obiettivi. Questi indicatori ci aiutano a saperlo”.
Gli indicatori chiave seguono la struttura dell’ottavo Programma d’azione per l’ambiente sulla base del Green Deal europeo e includono i due o tre indicatori più pertinenti e statisticamente solidi per ciascun obiettivo tematico prioritario (mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, economia circolare, azzeramento dell’inquinamento, biodiversità, pressioni ambientali climatiche, condizioni abilitanti e l’obiettivo prioritario a lungo termine per il 2050).
L’elenco comprende inoltre cinque indicatori per misurare i progressi compiuti in risposta alle principali pressioni ambientali e climatiche. Si tratta, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della transizione che si devono portare a termine nei prossimi anni verso sistemi sostenibili per l’energia, l’industria, la mobilità e l’alimentazione. Inoltre, la serie principale comprende indicatori per monitorare i progressi compiuti verso le principali condizioni abilitanti, vale a dire la finanza sostenibile, gli oneri finanziari per chi inquina e l’eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose per l’ambiente. L’ultimo capitolo del quadro di monitoraggio comprende indicatori sistemici che mirano a cogliere i progressi compiuti verso le tre dimensioni del benessere ambientale, includendo, oltre alla tutela della natura, anche aspetti economici e sociali.
“Le politiche – ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca – sono efficaci nella misura in cui sono effettivamente attuate. Questi indicatori chiave ci aiuteranno a perseguire le politiche concordate nell’ambito del Green Deal europeo, facendo luce sulle tendenze e facilitando un dibattito informato tra i responsabili politici sugli ambiti in cui sono necessari ulteriori sforzi”.
La Commissione dovrà riferire annualmente sui progressi compiuti, sulla base della valutazione svolta dall’Agenzia europea dell’ambiente a partire dal 2023, utilizzando gli indicatori chiave selezionati. Inoltre farà due valutazioni approfondite durante la vigenza del programma: una revisione intermedia nel 2024 e una valutazione finale nel 2029.
EUROPEAN COMMISSION
Brussels, 26.7.2022
COM(2022) 357 final
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS
on the monitoring framework for the 8th Environment Action Programme: Measuring progress towards the attainment of the Programme’s 2030 and 2050 priority objectives
Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile