Greenpeace rende disponibile una piattaforma web interattiva che consente di visualizzare una mappa aggiornata degli incendi in Italia e nel mondo. Lo strumento permette di conoscere sia la situazione attuale sia i dati storici sugli incendi sino all’anno 2000, la mappa mostra chiaramente come gli incendi siano sempre più frequenti e intensi a causa della crisi climatica e delle attività umane.
Greenpeace rende disponibile la Mappa degli incendi nel pianeta, per visualizzare in tempo reale i focolai in Italia e nel mondo: uno strumento pensato non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque voglia conoscere sia la situazione attuale sia i dati storici sugli incendi. La piattaforma web interattiva permette infatti di andare indietro nel tempo fino al 2000, sfruttando i dati satellitari acquisiti dal sensore MODIS a bordo dei satelliti Terra e Aqua della NASA.
Dalla mappa si vede chiaramente come dall’Australia alla Russia fino agli Stati Uniti e l’Italia, gli incendi siano sempre più frequenti e intensi, a causa della crisi climatica e delle attività umane. È fondamentale dedicare più risorse non solo al controllo, ma soprattutto alla prevenzione degli incendi, che provocano ingenti emissioni di gas serra e drammatiche perdite di vite umane e di biodiversità. Per farlo, bisogna innanzitutto rafforzare, su scala globale, la resistenza e resilienza degli ecosistemi forestali, proteggendoli e favorendone la capacità di trattenere e assorbire carbonio. È inoltre necessario aggiornare e migliorare il modello di lotta agli incendi, passando da un approccio emergenziale a uno di prevenzione e governo dei roghi.
Nelle zone dove abitazioni e aree naturali sono attigue, si potrebbe già migliorare la progettazione delle strutture abitative a contatto con le zone boschive e puntare sulla diminuzione dei rischi per la popolazione, rafforzando l’educazione e l’informazione.
In tutto il Pianeta, la stagione degli incendi si sta allungando: ci troviamo a fronteggiare un crescente numero di incendi, che interessano anche territori dove prima non si verificavano, come l’Artico. Incendi e cambiamenti climatici operano in un circolo vizioso: più incendi portano più emissioni di gas serra, quindi innalzamento della temperatura media del Pianeta ed eventi meteorologici estremi come periodi prolungati di siccità. E più il clima è secco e caldo, più è facile che gli incendi si propaghino rapidamente e diventino sempre più difficili da domare.
Spesso i roghi vengono appiccati per fare spazio a pascoli e piantagioni, in gran parte monoculture per produrre carta, palma da olio, oppure soia per mangimi. Inoltre, miniere e megaprogetti (come dighe, autostrade, ferrovie) frammentano la foresta e aumentando il rischio di incendi.
Per saperne di più su come i cambiamenti climatici stiano influenzando gli incendi in Italia Greenpeace invita a leggere il rapporto “Un Paese che brucia. Cambiamenti climatici e incendi boschivi in Italia”.
Un paese che brucia. Cambiamenti climatici e incendi boschivi in italia
INDICE
Introduzione
1. I grandi incendi forestali (GIF) e il rischio nelle aree di interfaccia urbano-foresta
2. Le cause degli incendi boschivi in Italia
3. Statistiche incendi in Italia: cosa rivelano i numeri?
4. Il “paradosso dell’estinzione”: estinguere gli incendi è la risposta, non la soluzione
5. I cambiamenti climatici e gli incendi futuri
6. Raccomandazioni e proposte
Fonte: Greenpeace
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