Pubblichiamo l’approfondimento “Process safety: la abbiamo valutata completamente & sufficientemente?” di Alessandro Mazzeranghi di MecQ Srl.
Process safety: la abbiamo valutata “completamente & sufficientemente”?
Le aziende industriali rientranti in direttiva SEVESO o vicine al campo di applicazione della stessa hanno sicuramente valutato la sicurezza per le persone e per l’ambiente dei loro processi, mentre è meno certo che lo facciano quelle che sono ben lontane dai parametri che impongono, appunto, la applicazione della Seveso. Eppure la direttiva nasce con un intento che non è la sicurezza dei luoghi di lavoro ma la sicurezza di chi (persone e ambiente) si trova al di fuori del sito industriale identificabile come ambiente di lavoro. Quindi è un “di più” rispetto alla sicurezza degli ambienti di lavoro per i quali la process safety deve essere valutata, se si immagina che ci possano essere rischi di questo genere.
Process Safety
Cito da wikipedia: Process safety focuses on preventing fires, explosions and chemical accidents in chemical process facilities or other facilities dealing with hazardous materials such as refineries, and oil and gas (onshore and offshore) production installations.
Occupational safety and health primarily covers the management of personal safety. Well developed management systems also address process safety issues.
Beh, anche questa è una opinione, forse ancora troppo sbilanciata verso i grandi impianti di processo, ma la cito solo per chiarire che l’idea non è solo mia; grandi aziende come Unilever stanno mettendo un focus particolare sul tema, e vi assicuro che approfondendo la questione si scoprono rischi di cui nessuno aveva contezza, che non riguardano l’ambiente esterno ma la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti in azienda.