La nostra Associazione aderisce alla Giornata nazionale di mobilitazione dei lavoratori edili. Nell’occasione vogliamo sottolineare l’importanza dei temi legati alla rigenerazione urbana nell’ottica di agevolare la transizione ambientale del Paese. Condividiamo inoltre le proposte a sostegno di una seria politica di contrasto alle illegalità e a favore di iniziative volte a garantire salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.
FAILACOSABUONA
1 aprile 2023
GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI EDILI
con eventi a Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari
Le scelte del Governo su bonus edili e codice appalti sono sbagliate perché vanno contro il lavoro, l’ambiente e la sicurezza. Per gli edili CGIL e UIL un’altra strada è possibile:
- mantenendo la cessione dei crediti per le famiglie con ISEE fino a 30mila euro, i condomini di periferia e le case popolari;
- attuando politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città, e per la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento;
- garantendo qualità del lavoro e delle imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietando il subappalto all’infinito.
Il 1° aprile gli edili CGIL e UIL saranno in piazza con associazioni ambientaliste, studenti, comitati di quartiere, imprenditori e tecnici a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari per dire al Governo: #failacosabuona.
Servono politiche industriali, stabili e durature per il settore delle costruzioni, per difendere l’occupazione esistente che c’è e per crearne di nuova.
Servono politiche industriali per riqualificare e rigenerare il costruito, per raggiungere gli obiettvi di efficienza energetica, sicurezza antisismica e sostenibilità ambientale decisi dall’ONU e dall’Europa.
Servono risorse e strumenti per realizzare la città dei 15 minuti, per garantire case di qualità, aree verdi, servizi di prossimità a partire dalle periferie.
Servono infrastrutture e opere pubbliche di qualità, avanzate che dai grandi interventi alla riqualificazione diffusa di scuole, ospedali, case popolari garantiscano a tutti di vivere meglio.
Per questo FILLEA CGIL e FENEAL UIL chiedono:
- la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care. Dobbiamo garantire urgentemente lo sblocco dei crediti ma soprattutto dare stabilità alle percentuali di incentivo per i prossimi 10 anni, garantendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli incapienti (con il 100% dei costi anche tramite recuperi sulla bolletta) e per i redditi medio-bassi (ISEE inferiore ai 30 mila euro), per i condomini e per chi vive nelle periferie. Prevedendo un intervento pubblico diretto, anche straordinario, per l’Edilizia Pubblica Residenziale;
- una legge quadro per la rigenerazione urbana, con una nuova pianificazione urbanistica basata su maggiori risorse e strumenti partecipativi, in coerenza con gli obiettovi del Next Generation EU e dell’Agenda ONU per città sostenibili;
- vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i CCNL Edili in tutti gli appalti di lavori rientranti nei perimetri e nei campi di applicazione dell’Allegato X del Dlgs. 81/2008, a partire dagli appalti di lavori pubblici, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali;
- il ripristino del divieto dei subappalti a cascata come previsto dall’attuale Codice degli Appalti e la valorizzazione delle imprese più strutturate, la loro qualificazione, la loro crescita dimensionale.
FILLEA CGIL e FENEAL UIL chiedono politiche industriali, certezza di risorse, maggiore programmazione per avere maggiore qualità del lavoro, qualificazione dell’impresa, nuovi materiali e
nuove tecniche costruttive per diventare un Paese migliore, più efficiente, sicuro e ambientalmente sostenibile.
Per fare questo è necessario difendere e valorizzare il lavoro di qualità, sicuro e legale, indispensabile per azzerare le morti sul lavoro e in particolare nei cantieri.
Fonte: Failacosabuona