La “Giornata nazionale del mare” e la gestione delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM)

In occasione della “Giornata nazionale del mare” il MASE annuncia che l’Italia intende rafforzare la rete delle Aree Marine Protette nel Mediterraneo. Riparte il progetto per scambiare buone pratiche e creare gemellaggi delle AMP italiane con quelle di Libano, Marocco e Tunisia.

 

In occasione della “Giornata nazionale del mare” il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica guarda al Mediterraneo e alla gestione sempre più avanzata delle Aree Marine Protette, partendo dalle migliori pratiche nazionali.
“La centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – porta con sé grandi responsabilità e opportunità, sia sotto il profilo ambientale che energetico. Il Mare Nostrum abbraccia popoli e culture che possono trovare sempre più punti di incontro nella tutela marina, specialmente dopo lo storico accordo alla Cop15 sulla biodiversità di Montreal. L’Italia – conclude il Ministro – è depositaria di un know-how straordinario nella gestione delle aree marine protette, che è giusto condividere rafforzando ogni giorno quella rete di tutela senza la quale ogni singolo intervento perderebbe di senso”.

Il MASE e il Centro Regionale di Attività per le Aree Specialmente Protette della Convenzione di Barcellona (RAC/SPA), nell’ambito della Convenzione di Barcellona sulla protezione del Mediterraneo, annunciano il prossimo lancio del “Progetto per sviluppare e rafforzare un’efficace gestione delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM)”.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, intende sviluppare e rafforzare la gestione delle ASPIM, con programmi di gemellaggio tra le realtà italiane e quelle delle subregioni mediterranee: saranno condivise conoscenze, esperienze, capacità organizzative.

L’appuntamento con il kick-off del progetto è il 27 aprile 2023. Ad oggi, le ASPIM riconosciute sono 39, appartenenti a 10 Paesi diversi: Albania, Algeria, Cipro, Francia, Italia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna e Tunisia. L’Italia guida la classifica del più alto numero di ASPIM, che si caratterizzano per rilevanti attività di conservazione della diversità biologica, ecosistemi specifici o habitat di specie protette, particolari punti di interesse sul piano scientifico, estetico, culturale o educativo.
La regia delle attività di progetto e degli accordi bilaterali nell’ambito della Convenzione di Barcellona è gestita dalla Direzione generale Patrimonio Naturalistico e Mare del MASE.

Fonte: MASE

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