Approvate in Consiglio dei Ministri, in data 18 settembre 2023, le modifiche al DDL sul Codice della Strada e la sicurezza stradale. L’impianto normativo con le modifiche approvate inizierà l’iter parlamentare a ottobre.
Il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 18 settembre 2023, ha approvato le modifiche proposte dalla Conferenza unificata al testo del DDL e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale. Il pacchetto, già presentato a giugno dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, come d’obbligo, è stato discusso in sede di Conferenza unificata, che ha licenziato il testo con parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche.
Le principali novità presenti nel documento riguardano gli autovelox e il loro posizionamento al fine di regolamentarne al meglio l’utilizzo, oltre alla proposta di aumentarne la sanzione pecuniaria nei confronti di chi viola i limiti di velocità.
Una ulteriore stretta riguarda l’uso dei cellulari alla guida, per il quale si propone l’inasprimento della sanzione pecuniaria, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione e ulteriori sanzioni stringenti in caso di recidiva.
La Conferenza ha chiesto, poi, di incrementare le sanzioni pecuniarie in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili oltre ad aumentare le multe per chi parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi TPL.
Infine, tra le diverse proposte, la Conferenza unificata ha chiesto di intervenire con regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili.
L’impianto normativo con le modifiche approvate inizierà l’iter parlamentare da ottobre.
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 50
SICUREZZA STRADALE
Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (disegno di legge – esame definitivo)
Fonte: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
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