La Giornata nazionale della sicurezza delle scuole rientra nella campagna Impararesicuri che si svolge in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e il Dipartimento della Protezione civile.
Si è celebrata il 21 e 22 novembre 2023 la XXI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, Cittadinanzattiva ha ribadito nell’occasione come sia fondamentale convocare al più presto l’Osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica e proseguire con gli investimenti oltre il PNRR.
L’organizzazione, fondata nel 1978 che promuove l’attivismo dei cittadi, ha ricordato i 28 i crolli e episodi di insicurezza che si sono verificati nelle scuole in varie zone di Italia, da settembre ad oggi, che sommati ai 61 già censiti fra settembre 2022 e agosto 2023, portano il totale a 89 episodi.
I dati presentato mostrano come quattro scuole su dieci si trovino in zona a media ed elevata sismicità (rispettivamente si tratta di 14467 e 2876 edifici scolastici) ed una su 5 (ossia 8600 sul totale dei 40133) si trova in zona a rischio idrogeologico e idraulico.
Sono 11 le regioni che hanno Comuni in zona 1 (ad elevata sismicità) ma tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna, hanno Comuni e scuole in zona 2.
4 milioni e 300.000 i bambini ed i ragazzi che risiedono in Comuni classificati in queste due zone e se si confrontano tali dati con il numero di edifici scolastici migliorati o adeguati sismicamente o costruiti secondo la normativa sismica, il quadro appare estremamente preoccupante.
Inoltre per quanto riguarda il rischio idrogeologico, ancora troppo sottovalutato nonostante il ripetersi di fenomeni di notevole intensità e con gravi conseguenze in termini di vite umane e di danni economici-ambientali, il dato nazionale (Elaborazione Soluxioni SRL su Open data del Ministero dell’Istruzione e del merito) attesta che il 21,4% dei 40133 edifici scolastici, ossia oltre 8.600 scuole (di cui 1944 in Emilia Romagna, 1745 in Toscana, 1163 in Lombardia, 1136 in Veneto), frequentate da circa 1.550.000 studenti, sono situate in aree a pericolosità idraulica; di questi, il 3,1% (1.420 scuole) si trova in aree a pericolosità/probabilità elevata, il 6,2% (2854) in zone a pericolosità/probabilità media e il 9,6% (4.372) in situazione di pericolosità/probabilità bassa. Dati allarmanti che devono dar luogo ad interventi mirati preventivi ad opera delle Istituzioni preposte e all’adozione di procedure e comportamenti adeguati sia nelle scuole che tra i cittadini.
Il sito di Cittadinanzattiva mette a disposizione vari materiali, tra cui una versione aggiornata della SmartBox sulla sicurezza a scuola (rischio sismico, rischio idrogeologico, piano comunale per la gestione delle emergenze) e tre podcast su rischio sismico, alluvione e cambiamento climatico.
Fonte: Cittadinanzattiva