Pubblichiamo la nota “Strage continua” di Norberto Canciani, Presidente di Associazione Ambiente e Lavoro, volta a far luce sulle motivazioni per cui sempre più frequentemente si verifichino incidenti sul lavoro che vedono coinvolti più lavoratori.
Strage continua
di Norberto Canciani
La drammatica quotidianità di morti sul lavoro viene sempre più frequentemente funestata da vere e proprie stragi che con una periodicità disarmante determinano il decesso di più lavoratori nello stesso incidente.
Dopo Brandizzo, con la morte di 5 operai addetti alla manutenzione su binari ferroviari, dopo il crollo del cantiere dell’Esselunga di Firenze con 5 morti, dopo l’esplosione della centrale idroelettrica Enel di Bargi con 7 morti, dobbiamo ancora registrare l’ennesima strage di lavoratori con 5 morti a Casteldaccia in provincia di Palermo.
Come già qualcuno ha avuto modo di sottolineare, questi drammatici eventi con morti multiple devono necessariamente essere imputabili a carenze nell’organizzazione del lavoro e non certamente a singole situazioni accidentali.
Nelle indagini che vengono svolte in occasione di questi eventi sono sempre evidenziate drammatiche carenze organizzative, problematicità nei flussi informativi per eccessiva frammentazione della catena di comando (appalti), scarsa conoscenza dei potenziali pericoli e sottovalutazione dei rischi, inadeguata preparazione e, soprattutto, assenza di una formazione efficace per tutti i lavoratori impegnati.
Dalle prime frammentarie informazioni tutti questi elementi sembrano emergere anche nel caso della strage di Casteldaccia. Infatti i decessi sarebbero avvenuti in seguito all’accesso nella rete fognaria e a causa della presenza di acido solfidrico presumibilmente proveniente dalla fermentazione di liquami.
(…) continua in area riservata
Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro
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