L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro dedica un’area del sito al “Lavoro da remoto e ibrido” e fornice alcuni strumenti per scoprire i fattori di rischio associati a tale tipologia di lavoro e come prevenirli o ridurli al minimo.
Attualmente un terzo dei dipendenti dell’UE lavora a distanza e se questo tipo di lavoro presenta una serie di vantaggi come una maggiore flessibilità e autonomia, nasconde anche una serie di rischi come una scarsa ergonomia, isolamento e stress. Risulta quindi necessario adattare le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) per affrontare le nuove sfide.
L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro raccoglie le informazioni disponibili nella nuovo area del sito dedicata al “Lavoro da remoto e ibrido” nell’ambito della campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri».
Disponibili già alcune risorse tra cui la presentazione “Remote and hybrid work. Implications for occupational safety and health” (Lavoro da remoto e ibrido. Implicazioni per la sicurezza e la salute sul lavoro) e la scheda informativa “Remote and hybrid work: managing safety and health anywhere” (Lavoro da remoto e ibrido: gestire la sicurezza e la salute ovunque) in diverse lingue.
Fonte: EU-OSHA
Vai area del sito EU-OSHA dedicata al “Lavoro da remoto e ibrido””…