Pubblicato da INAIL un volume sull’esame visivo di attrezzature a pressione tramite droni

Pubblicato da INAIL nella Collana Salute e sicurezza il volume “Procedura per l’esecuzione dell’esame visivo di superfici esterne di attrezzature a pressione tramite sistema aeromobile a pilotaggio remoto”. La procedura mediante droni permette di ottenere notevoli vantaggi ottimizzando tempi, costi e condizioni di sicurezza senza condizionare il livello qualitativo dell’ispezione.

 

L’esame visivo è un metodo di controllo non distruttivo che permette di effettuare la valutazione dell’eventuale stato di degrado superficiale di attrezzature ed impianti.
Nel caso di strutture caratterizzate da uno sviluppo in altezza, sorge dunque l’esigenza di utilizzare ponteggi o strutture aeree sollevabili, per poter accedere in sicurezza agli elementi oggetto di ispezione. Queste soluzioni richiedono costi e tempi tecnici di posa in opera significativi. Lo sviluppo tecnologico dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (unmanned aircraft system, «UAS»), noti anche come droni, permette di ottenere ad oggi risultati rilevanti anche nel settore delle ispezioni visive.
Si ottimizzano infatti i tempi, i costi e le condizioni di sicurezza senza condizionare il livello qualitativo dell’esame. L’indagine permette di gestire in modo efficace e veloce una propedeutica analisi, individuando le superfici e i particolari che necessitano di successivi puntuali e specifici ulteriori controlli. Per poter svolgere queste attività, gli UAS devono essere corredati da appositi accessori che permettono l’acquisizione e registrazione di immagini ad alta risoluzione. L’esame visivo, pertanto, risulta effettuato in modalità “assistito” a seguito dell’impiego di videocamere che operano nella banda del visibile. Questa innovativa metodica di ispezione condotta con dispositivi di registrazione in HD offre, nei casi di rilievi in quota, un esame delle superfici con un soddisfacente livello di risoluzione dei dettagli.
La procedura ha lo scopo di fornire indicazioni operative per gestire l’esecuzione dell’esame visivo delle superfici esterne di attrezzature, componenti e impianti a pressione outdoor per valutarne lo stato di conservazione, con l’ausilio di UAS. La procedura può trovare applicazione nei contesti industriali quali ad esempio: impianti Oil&Gas, industria per la produzione di energia elettrica, industria pesante, industria chimica e farmaceutica.

PROCEDURA PER L’ESECUZIONE DELL’ESAME VISIVO DI SUPERFICI ESTERNE DI ATTREZZATURE A PRESSIONE TRAMITE SISTEMA AEROMOBILE A PILOTAGGIO REMOTO
INDICE
PRESENTAZIONE
1. Premessa
2. Scopo e campo di applicazione
3. Riferimenti normativi
4. Termini e definizioni
5. Requisiti e ruoli del Personale
6. Obiettivo del controllo
7. Requisiti per le apparecchiature utilizzate
7.1 Risoluzione videocamera dell’UAS
7.2 Monitor video

8. Fasi della verifica
8.1 Fase premiliminare
8.2 Individuazione e valutazione dei rischi
8.3 Fase propedeutica

9. Modalità operative del volo
9.1 Pre-decollo
9.2 Volo
9.3 Atterraggio

10. Modalità operative del controllo EV
10.1 Finalità dell’ispezione
10.2 Attività di controllo
10.3 Individuazione delle indicazioni, valutazione ed esito dell’ispezione
10.4 Archiviazione dei dati

11. Documentazione
11.1 Check list preliminare e propedeutica
11.2 Rapporto di prova

APPENDICI
Appendice A – Modelli di report
Appendice B – Check list
Appendice C – Target
Appendice D – Estratto dal Regolamento di esecuzione (UE) 2019/947
Appendice E – Elenco non esaustivo delle indicazioni rilevabili con l’EV

Fonte: INAIL

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