Inquinamento ambientale determinato da attività estrattive, il volume INAIL su Biancavilla

Pubblicato da INAIL nella Collana Salute e sicurezza il volume “Il respiro di Biancavilla” che racconta e testimonia gli avvenimenti che hanno segnato la vita della popolazione del comune catanese a causa dell’esposizione a fibre asbestiformi di fluoro-edenite, minerale presente nel materiale lapideo estratto per decenni e che ha contaminato il territorio.

 

Il volume racconta e testimonia avvenimenti che hanno segnato la vita della popolazione di Biancavilla (CT), sito d’interesse nazionale dal 2001 a causa dell’esposizione a fibre asbestiformi di fluoro-edenite, minerale presente nel materiale lapideo estratto e utilizzato nell’edilizia locale per decenni, che ha contaminato il territorio e fatto insorgere gravi patologie. La pubblicazione “Il respiro di Biancavilla” intende lasciare una traccia documentale importante per la popolazione locale e le nuove generazioni, mantenendo viva la memoria di un capitolo doloroso della storia accaduta e per informare. L’esperienza di Biancavilla, unica, può essere d’interesse e utilità per altre situazioni di particolare e complessa gestione che coinvolgono popolazione generale e lavoratori.

«Il “Respiro di Biancavilla” è la rappresentazione di una storia particolare e molto interessante, a suo modo quasi un giallo. Infatti, per molti anni gli abitanti di questa località ubicata in Sicilia, alle pendici dell’Etna, in un contesto panoramico e paesaggistico di grande bellezza, hanno convissuto inconsapevolmente con una minaccia silenziosa e letale: la fluoro-edenite.
Questo minerale formatosi in ambiente vulcanico, un silicato con caratteristiche che lo rendono assimilabile all’amianto, è stato identificato come la causa di un’anomala incidenza di mesoteliomi pleurici e altre gravi patologie respiratorie tra la popolazione locale. Per molto tempo la fluoro-edenite è stato un killer spietato e non riconosciuto come tale.
A differenza di altri casi italiani legati all’industria dell’Eternit, quello di Biancavilla rappresenta un caso unico e drammatico di contaminazione ambientale naturale, aggravata dall’espansione edilizia avvenuta negli anni ’70 e ’80, che ha portato all’utilizzo massiccio dei materiali ricchi di questo minerale ed estratti dalla cava del Monte Calvario ubicata nelle vicinanze del centro abitato.
Questo libro nasce dall’urgenza di raccontare una storia ancora poco conosciuta, ma di straordinaria rilevanza sanitaria, ambientale e sociale. È un viaggio tra testimonianze, dati scientifici e interventi di bonifica, che intende dare voce alle vittime e alle loro famiglie, ma anche offrire uno strumento di consapevolezza e prevenzione. Attraverso queste pagine, il lettore potrà comprendere come un’intera comunità sia stata esposta a un pericolo invisibile, e come la scienza, la medicina e l’impegno civile abbiano cercato – e continuino a cercare – di porre rimedio a una tragedia annunciata.
Per questo ringrazio le autrici per la loro sensibilità e la cura che hanno posto nella stesura del testo che mette insieme apporti multidisciplinari in modo semplice ma rigoroso, fornendo spiegazioni tecnico scientifiche, insieme alla visione ed al racconto delle persone di Biancavilla con le loro storie, le loro esperienze, i loro sentimenti.
Resta una storia drammatica di malattie, lutti, difficoltà, ma allo stesso tempo di speranza e di rinascita e di un percorso di bonifica e di recupero, certamente ancora incompleto e che deve proseguire ma che mostra già importanti risultati.
La bonifica di Biancavilla non è solo un intervento tecnico, ma è una risposta concreta a una tragedia silenziosa, che ha colpito una comunità ignara che ha dovuto, per prima cosa, diventare consapevole. È anche un modello per affrontare altre situazioni simili, dove la contaminazione non deriva da attività industriali, ma da fenomeni naturali mal gestiti.
Sono molto grato alle autrici e a coloro che hanno collaborato per averci voluto raccontare tutto ciò. Fa anche davvero piacere che questo racconto sia veicolato dall’INAIL, editore del volume.
Spero che i lettori possano apprezzare questo testo e, leggendolo, possano riflettere su come il rispetto della vita, della salute, della sicurezza e dell’ambiente siano un insieme integrato permeato dalla “sostenibilità”, che rappresenta un concetto concreto al quale affidare il nostro futuro.» Fabrizio Benedetti

IL RESPIRO DI BIANCAVILLA
INDICE
PREFAZIONE
1. INTRODUZIONE
2. BIANCAVILLA E LA FLUORO-EDENITE
3. LA FLUORO-EDENITE NEL CONTESTO AMBIENTALE E DI SALUTE PUBBLICA
3.1 Esposizione della popolazione 11
3.2 Patologie associate all’esposizione
3.3 Evidenze epidemiologiche
3.4 Impatti economici e sulla qualità della vita
3.5 Considerazioni finali e prospettive future
4. BIANCAVILLA E IL LUNGO PERCORSO DI RISANAMENTO AMBIENTALE E BONIFICA
5. LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE DELL’AREA DI MONTE CALVARIO
6. MEMORIE E STORIE DI PERSONE DELLA COMUNITÀ BIANCAVILLESE
7. LA MOSTRA FOTOGRAFICA “IL RESPIRO DI BIANCAVILLA”
8. POSTFAZIONE
RINGRAZIAMENTI
BIBLIOGRAFIA

Fonte: INAIL

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