Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – 25 novembre 2025

La “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sollecita governi, organizzazioni internazionali e ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più diffuse violazioni dei diritti umani. La giornata di quest’anno focalizza l’attenzione sul mondo digitale.

 

La violenza contro donne e ragazze rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo. A livello globale, quasi una donna su tre ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica e/o sessuale da parte del partner, violenza sessuale da parte di persone diverse dal partner, o entrambe.
È una piaga che si è intensificata in diversi contesti tra cui il mondo digitale.
La campagna per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di quest’anno si concentra su questo aspetto. La violenza contro le donne sulle piattaforme online costituisce una minaccia grave e in rapida crescita che cerca di mettere a tacere le voci di molte donne, soprattutto quelle con una forte presenza pubblica e digitale in settori come la politica, l’attivismo o il giornalismo.
Si tratta di una forma di violenza in aumento a causa della debole regolamentazione tecnologica, della mancanza di riconoscimento legale di questo tipo di aggressione in alcuni Paesi, dell’impunità delle piattaforme digitali, delle nuove e rapide forme di abuso che utilizzano l’intelligenza artificiale, dei movimenti che si oppongono alla parità di genere, dell’anonimato dei responsabili e del supporto limitato alle vittime digitali.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di quest’anno segnerà il lancio della campagna UNiTE (25 novembre/10 dicembre 2025), un’iniziativa di 16 giorni di attivismo che si concluderà il giorno in cui si commemora la Giornata internazionale dei diritti umani.
La campagna del 2025 UNiTE to End Digital Violence against Women and Girls vuole mobilitare tutti i membri della società. I governi sono chiamati a porre fine all’impunità attraverso leggi che penalizzino le azioni di violenza digitale; le aziende tecnologiche a garantire la sicurezza delle piattaforme e la rimozione dei contenuti dannosi; i donatori a fornire finanziamenti affinché le organizzazioni femministe possano lavorare per sradicare questo tipo di violenza e le persone a far sentire la propria voce per aiutare le donne colpite da questo fenomeno.

Gli strumenti digitali vengono sempre più utilizzati per perseguitare, molestare e abusare donne e ragazze. Nell’ambito degli abusi digitali rientrano:

  • abusi basati su condivisione non consensuale di immagini intime (revenge porn);
  • cyberbullismo, trolling e minacce online;
  • molestie sessuali online;
  • deepfake generati dall’intelligenza artificiale, immagini sessualmente esplicite, video o audio manipolati digitalmente;
  • incitamento all’odio e disinformazione sulle piattaforme dei social media;
  • doxxing, pubblicazione di informazioni private;
  • stalking e sorveglianza online;
  • adescamento e sfruttamento sessuale online;
  • catfishing e impersonificazione;
  • reti misogine (manosfera, forum incel).

Questi atti di violenza online spesso portano anche a violenze offline nella vita reale (IRL), come coercizione, abusi fisici e persino femminicidio. Le violenze online possono protrarsi per lunghi periodi e i danni provocati ancora di più.
La violenza digitale colpisce più le donne che gli uomini, in particolar modo quelle che hanno una particolare visibilità pubblica o online. L’impatto risulta peggiore per le donne che si trovano ad affrontare anche altre forme di discriminazione legate a razza, disabilità, identità di genere o orientamento sessuale.

Fonte: Nazioni Unite

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