ISPRA, presentato il “Rapporto rifiuti urbani” edizione 2025

Presentata, l’11 dicembre a Roma, l’edizione 2025 del “Rapporto rifiuti urbani”. Il rapporto, elaborato da ISPRA con il contributo delle Agenzie ambientali territoriali, analizza i dati aggiornati al 2024 sulla produzione di rifiuti, la raccolta differenziata, la gestione dei flussi import/export di rifiuti urbani e imballaggi a livello nazionale, regionale e provinciale.

 

Il “Rapporto rifiuti urbani” di ISPRA mostra come nel 2024, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesti a poco più di 29,9 milioni di tonnellate, con un incremento del 2,3% rispetto al 2023. Nell’ultimo anno l’economia italiana ha fatto registrare una crescita del Prodotto Interno Lordo e della Spesa per consumi finali sul territorio nazionale, pari, per entrambi gli indicatori socioeconomici, allo 0,7%. Complessivamente, nei 14 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti si registra un aumento della produzione di rifiuti urbani dell’1,8%.

Sul fronte della raccolta differenziata il Mezzogiorno continua a ridurre il divario con Centro e Nord. In aumento il dato nazionale, che attesta la raccolta differenziata al 67,7%, con percentuali del 74,2% al Nord, del 63,2% al Centro e del 60,2% al Sud.
Le percentuali più alte si registrano in Emilia-Romagna (78,9%) e in Veneto (78,2%). Seguono Sardegna (76,6%), Trentino-Alto Adige (75,8%), Lombardia (74,3%) e Friuli-Venezia Giulia (72,7%). Tra queste regioni, l’Emilia-Romagna è quella che fa registrare la maggiore progressione della percentuale di raccolta, con un incremento pari a 1,7 punti rispetto ai valori del 2023.
Superano l’obiettivo del 65% anche Marche (71,8%), Valle d’Aosta (71,7%), Umbria (69,6%), Piemonte (68,9%), Toscana (68,1%), Basilicata (66,3%) e Abruzzo (65,7%).

Nel 2024 sono operativi 625 impianti per la gestione dei rifiuti urbani, oltre la metà dedicati alla frazione organica, anche se in alcune regioni le strutture restano insufficienti. Il recupero dell’organico avviene soprattutto negli impianti integrati anaerobico/aerobico (58,5% dei quantitativi trattati), seguiti dal compostaggio (34%) e dalla sola digestione anaerobica (7,5%). Il totale trattato biologicamente raggiunge circa 7,2 milioni di tonnellate, in aumento del 3,9% rispetto al 2023.

La percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani si attesta al 52,3%, in crescita rispetto a quella del precedente anno (50,8%) e al di sopra dell’obiettivo del 50% previsto dalla normativa per il 2020. L’obiettivo del 55% al 2025 richiede un’ulteriore crescita di 2,7 punti (al 2030 l’obiettivo è ancora più ambizioso e pari al 60%.

Rapporto Rifiuti Urbani
Edizione 2025
CAPITOLO 1 – CONTESTO EUROPEO
Jessica TUSCANO
CAPITOLO 2 – PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI
Costanza MARIOTTA, Angelo Federico SANTINI, Fabio TATTI 
CAPITOLO 3 – GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Letteria ADELLA, Gabriella ARAGONA, Patrizia D’ALESSANDRO, Silvia ERMILI, Irma LUPICA, Antonio MANGIOLFI, Costanza MARIOTTA, Francesca MINNITI, Fabio TATTI 
CAPITOLO 4 – IMBALLAGGI E RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
Costanza MARIOTTA, Francesca RICCIARDI, Jessica TUSCANO
CAPITOLO 5 – VALUTAZIONE DEI COSTI DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA
Gabriella ARAGONA, Chiara BONOMI, Donata MUTO, Lucia MUTO, Pamela PAGLIACCIA, Massimo POLITO, Maddalena RIPA
CAPITOLO 6 – PIANIFICAZIONE NAZIONALE E REGIONALE
Antonio MANGIOLFI, Marina VIOZZI

Fonte: ISPRA

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