Acceso agli atti della P.A.: sentenza del Consiglio di Stato

La richiesta da parte di alcune società di visionare il contratto con cui ad un’altra società è stato affidato un servizio della P.A. determina l’esigenza di una adeguata motivazione

Il Consiglio di Stato, Sezione V, con la sentenza del 21 novembre 2006, n. 6813, ha stabilito che la richiesta da parte di alcune società di visionare il contratto con cui ad un’altra società è stato affidato un servizio della Pubblica Amministrazione, poiché configura un rapporto di concorrenzialità, determina l’esigenza di una adeguata motivazione in ordine alla consistenza ed all’atteggiarsi della legittimazione e dell’interesse a conoscere.
Si legge in sentenza: “Costituisce, invero, un preciso ed ineludibile onere di chiunque chieda di accedere a documenti amministrativi (fatta salve le limitate eccezioni relative alla materia ambientale) indicare la specifica posizione giuridica legittimante (ciò anche all’indomani della riforma della disciplina portata dalla L. n. 15/2005), tanto al fine di non trasformare uno strumento di trasparenza, qual è l’istituto dell’accesso, in un inammissibile mezzo di controllo generalizzato ed esplorativo sull’operato delle pubbliche amministrazioni.

AG

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