Agenda ambientalista, continua il confronto tra il Sottosegretario Delrio e il cartello delle 16 Associazioni ambientaliste

L’Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese è uno stimolo al Governo per conciliare economia ed ecologia. Le sedici Associazioni ambientaliste che la sostengono, tra cui Associazione Ambiente e Lavoro, rilanciano il confronto su Green Act e riforma delle Provincie.

La presidenza del Consiglio dei Ministri risponde il 9 febbraio scorso con un documento articolato di 32 pagine su “I lavori in corso del Governo” alle 16 Associazioni promotrici dell’Agenda ambientalista riconoscendo l’urgenza di considerare la dimensione ecologica nelle scelte di politica economica e l’azione di stimolo delle associazioni e necessario proseguire il confronto, anche in sede operativa con i Ministeri competenti.

Le 16 Associazioni ambientaliste rispondono con una lettera inviata a Delrio in cui apprezzano la prima risposta del Governo, ribadendo le necessità di una politica collegiale del Governo per uscire da una concezione dello sviluppo economico “Business As Usual” che sappia proporre visioni e azioni innovative per uscire dalla crisi e rilanciano il confronto chiedendo chiarimenti sul “Green Act”, annunciato il 3 gennaio scorso dal premier Matteo Renzi, e sugli effetti in campo ambientale del processo di Riforma delle Province.

Sul Green Act il Sottosegretario Delrio, in una prima lettera di risposta inviata alla Presidente del WWF Donatella Bianchi sempre il 9 febbraio, ha assicurato alle associazioni ambientaliste che in alcune settimane sarà possibile un confronto nel merito. Le 16 Associazioni ambientaliste ritengono il confronto su questo strumento fondamentale già nella prima fase della formazione di un eventuale provvedimento organico che vada ad incidere proprio sul deficit ecologico delle scelte economiche attuali.

Sulla Riforma delle Province le 16 Associazioni ambientaliste ritengono che debba essere affrontata una questione di assoluta emergenza, evidenziando i gravissimi problemi che, in materia ambientale, stanno scaturendo dalla legge sulla riforma nella gestione di alcune aree protette, dei centri di recupero per la fauna selvatica, della vigilanza ambientale, dell’assetto idrogeologico e sui controlli rispetto alle emissioni inquinanti.

L’Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese promossa da 16 Associazioni ambientaliste riconosciute, è stata presentata l’11 dicembre 2014 al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e descrive 55 proposte sui 15 filoni tematici salienti per il rilancio del Paese: clima e energia; trasporti e infrastrutture; consumo del suolo; difesa del suolo; bonifiche; biodiversità ed aree protette; mare; montagna; beni culturali e paesaggistici; agricoltura; turismo e ambiente; Ministero dell’ambiente; diritti e delitti ambientali; andare oltre il PIL; informazione e educazione ambientale. L’Agenda verrà presentata nei prossimi giorni dal cartello delle Associazioni anche alle forze economiche e sociali.

La Presidenza del Consiglio ha confermato il 9 febbraio scorso al cartello ambientalista anche la disponibilità ad una interlocuzione qualificata sui temi ambientali ed ecologici ricompresi nell’Accordo di partenariato sulla nuova fase di programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali europei. E’ una partita anche questa molto importante per il cartello delle Associazioni ambientaliste per evitare che ancora una volta vengano dissipate risorse necessarie per valorizzare al meglio il capitale naturale del Paese.

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