Agenzia europea per l’ambiente: report sulle sostanze lesive per lo strato d’ozono in Europa

In un recente report l’Agenzia europea per l’ambiente ha aggiornato i dati relativamente al regolamento ODS, offrendo anche una panoramica sull’andamento 2006-2014.

Nel 1989 è entrato in vigore il protocollo di Montreal che ha l’obiettivo di eliminare gradualmente la produzione e l’uso di quelle sostanze che contribuiscono al danneggiamento dello strato d’ozono. In Europa, la materia è disciplinata dal Regolamento (CE) 1005/2009 (ODS Regulation) che stabilisce le norme in materia di produzione, importazione, esportazione, immissione sul mercato, uso, recupero, riciclo, rigenerazione e distruzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono e dei prodotti e apparecchiature che contengono da tali sostanze. Il Regolamento europeo ha norme più severe rispetto al Protocollo e copre anche sostanze aggiuntive.

In un recente report l’Agenzia europea per l’ambiente ha aggiornato i dati relativamente al regolamento ODS, offrendo anche una panoramica sull’andamento 2006-2014; le informazioni contenute nel Report sono fornite dalle aziende, che hanno l’obbligo di segnalare l’uso di tali sostanze, comprese le importazioni, esportazioni, produzione e distruzione; si tratta pertanto di informazioni riservate e per questo il report fornisce solo dati aggregati.

Poiché il potenziale di danneggiamento dello strato di ozono varia tra sostanze, i dati raccolti su questi prodotti chimici sono espressi non solo in tonnellate, ma anche in termini di effetti ambientali (potenziale di eliminazione dell’ozono – ODP).

Molte sostanze lesive dello strato di ozono sono anche potenti gas serra: la loro graduale eliminazione ha quindi avuto un notevole impatto positivo sulla prevenzione del cambiamento climatico. Tuttavia, alcune delle sostanze sostitutive possono contribuire ugualmente al cambiamento climatico: l’Agenzia europea ha recentemente pubblicato una pagina Web, che fornisce ulteriori informazioni sui legami tra tali sostanze e il cambiamento climatico.

Nel complesso, anche nel 2014 la produzione e l’esportazione di queste sostanze hanno continuato la loro tendenza al declino a lungo termine:

– le importazioni sono diminuite del 19% rispetto al 2013;
– la quantità di sostanze esportate dall’UE continuato a diminuire (circa 322 tonnellate in meno rispetto al 2013);
– la produzione di queste sostanze in Europea è in diminuzione dal 2006; tra il 2013 e il 2014 si assiste in realtà ad un leggero aumento in termini di tonnellate prodotte, soprattutto a causa dell’incremento nella produzione di Idroclorofluorocarburi e tetracloruro di carbonio;
– la distruzione è stata superiore del 51% rispetto al 2013;
– l ’uso come materia prima è aumentato del 7% in termini di tonnellate rispetto al 2013; le emissioni provenienti da questo impiego sono invece diminuite ad un tasso di emissione media di 0,12% dimostrando un sicuro miglioramento nel controllo delle emissioni nel settore.

Fonte: ARPAT

Approfondimenti

Precedente

Prossimo