Poi grazie a Angelo Catanzaro, presidente dell’Associazione italiana paralisi spastica (Aips onlus), a breve al To-Bike si aggiungerà il “To-HandBike” e nel giro di un anno Torino potrebbe diventare la prima città europea a sperimentare un servizio di bike sharing accessibile ai disabili e alle persone con difficoltà di deambulazione.
Agganciate ai 120 parcheggi sparsi per il capoluogo non ci saranno più solo le bici “tradizionali”, ma anche le handbike, sulle quali si pedala sfruttando il movimento delle braccia anziché delle gambe.
Promosso da Aips e Bicincittà, che a Torino già gestisce il bike sharing “tradizionale”, tra due settimane To-HandBike partirà con un primo semestre di sperimentazione: a partire dal prossimo 8 giugno, chiunque potrà fare un giro di prova su uno dei sei prototipi disponibili nell’officina di lungo Po Antonelli. “Basterà prenotare sul sito internet di To-Bike – spiega Catanzaro – e compilare un questionario, le cui risposte costituiranno la base di partenza per implementare il servizio vero e proprio”.
Due sono i modelli disponibili, al momento: il primo, costruito come un blocco unico, ha la seggiola attaccata al manubrio e, secondo Catanzaro, “potrà essere utilizzato da chiunque voglia provare l’esperienza dell’handbike, che sia disabile o meno”. Il secondo prototipo prevede invece la possibilità di agganciare il blocco anteriore (con manubrio, pedali e ruota) a ogni tipo di sedia a ruote in circolazione.
Secondo Gianluca Pin di Bicincittà, dopo il primo semestre di sperimentazione e un altro periodo di perfezionamento, il servizio dovrebbe essere operativo per la primavera del 2016.