Ambiente, le competenze ritornano allo Stato

La riforma delle competenze statali e regionali approvata a Palazzo Madama riporta allo Stato centrale le competenze su ambiente ed ecosistema

Un emendamento di Anna Finocchiaro (Pd), relatrice della riforma costituzionale insieme a Roberto Calderoli (Lega) e Loredana De Petris per la minoranza (Sel), riporta allo Stato centrale le competenze su «ambiente ed ecosistema», oltre alla «tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici», l’«ordinamento sportivo», cultura e turismo.
Il correttivo, che ricalca nella sostanza un primo emendamento presentato all’inizio del cammino dell’Aula da Giuseppe Marinello, senatore dell’Ncd e presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama, evita uno spezzatino di competenze in grado di produrre sull’ambiente il conflitto continuo fra Stato e Regioni che la riforma prova a disinnescare sugli altri temi. Il testo uscito dalla commissione, contrariamente a quello proposto dal Governo, assegnava infatti allo Stato solo le competenze relative alle «disposizioni generali e comuni su ambiente ed ecosistema», lasciando il resto alle Regioni.

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