Amianto, 20 morti sospette indagati anche De Benedetti e Passera

La procura di Ivrea apre un’inchiesta sui decessi di operai, tra l’inizio del 2008 e i primi mesi di quest’anno, che avevano lavorato negli stabilimenti Olivetti. Il portavoce dell’Ingegnere: “Fiducia nell’esito dell’inchiesta, in ogni caso si tratta di strutture costruite in epoca precedente alla nostra gestione”

La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta su venti morti sospette a causa dell’amianto negli stabilimenti Olivetti.

Secondo quanto anticipato da “‘La Stampa’, tra gli indagati ci sono l’ex presidente Carlo De Benedetti e l’ex amministratore delegato Corrado Passera.

Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo e lesioni colpose plurime.

Le indagini sono concentrate sui decessi di una ventina di lavoratori, avvenuti dopo la pensione, tra il 2008 e i primi mesi di quest’anno.
Si tratta di soggetti che tra la fine degli anni settanta e il Novanta avevano lavorato in reparti contaminati da fibre di amianto e che successivamente si sono ammalati di mesotelioma pleurico.

“A Ivrea violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro”, scrivono i giudici della Corte d’appello di Torino nelle motivazioni della condanna di un dirigente nel processo del novembre 2012 (il primo sulla questione) che ha innescato l’inchiesta.

Il portavoce dell’Ingegner De Benedetti commenta: “In merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Ivrea, di cui danno conto oggi varie notizie di stampa, e nella quale sarebbe indagato, tra gli altri, insieme al compianto Ing. Beltrami, a suo fratello Franco e al dottor Passera, l’Ingegner Carlo De Benedetti, nel rispetto degli operai e delle loro famiglie, attende fiducioso l’esito delle indagini nella certezza della sua totale estraneità ai fatti contestati. La realizzazione delle strutture oggetto di indagine precede infatti di diversi anni l’inizio della sua gestione all’Olivetti.

Nel periodo della sua permanenza in azienda, inoltre, l’Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca”.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo