Amianto: 24 Comandanti di navi militari rischiano il processo: GUP deciderà il 25 marzo

Se il Gup di Padova il prossimo 25 marzo accoglierà la richiesta del piemme Sergio Dini

Se il Gup di Padova il prossimo 25 marzo accoglierà la richiesta del piemme Sergio Dini: 14 tra comandanti di navi e direttori rischiano il processo per l’esposizione all’inquinante che hanno colpito militari e civili in servizio a bordo.

Secondo Affaritaliani.it, ancora oggi la bonifica non è stata completata e lo ha ammesso la stessa Marina Militare: “L’amianto è stato rimosso completamente solo sul 29% e parzialmente sul 54% delle 148 navi contaminate”.

Centocinquanta morti e almeno cinquecento casi di asbesto: la malattia terribile causata dall’amianto.

I Comndanti, in servizio tra il 1984 e il 2001, sono accusati di aver causato la morte o l’insorgere di malattie incurabili in centinaia di marinai, costretti a vivere e lavorare accanto all’amianto.

E a scatenare la bufera è stato un avvocato romano: Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’amianto.

Secondo l’accusa l’amianto a bordo delle navi della Marina Militare, ancora oggi in molti casi contaminate, avrebbe avuto un ruolo decisivo nell’insorgere delle malattie: dovranno rispondere di omicidio colposo.

Secondo gli atti avrebbero omesso di informare il personale sui rischi per la salute derivanti dalla presenza del materiale killer a bordo delle navi, di sottoporre i militari ai controlli sanitari, di adottare misure idonee a ridurre o impedire il diffondersi delle polveri di amianto prodotte dalle lavorazioni o dall’uso delle stesse dotazioni di bordo.

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