In Italia infatti, il pericoloso “killer silente” è ancora molto diffuso e continua a minacciare salute dei cittadini e l’ambiente, nonostante sia stato messo al bando con la legge 257/92.
A pesare come un macigno, sono anche i ritardi legati agli obblighi di legge, in particolare ai piani regionali amianto (PRA) – che dovevano essere pubblicati entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge e che mancano ancora in alcune Regioni – ma anche alle attività connesse, quali: censimento, mappatura e bonifiche dei siti contaminati, nonché campagne di sensibilizzazione e prevenzione. L’OIC ricorda infatti che la prevenzione è la prima e più importante forma di tutela dai pericoli connessi all’amianto.
L’ONA, grazie al lavoro sinergico dei suoi esperti, offre uno spaccato attendibile della situazione in Italia.
L’esponenziale aumento del numero dei casi di patologie asbesto correlate, denunciate dall’Osservatorio Nazionale Amianto, nel corso della conferenza dello scorso 19 giugno 2018 “Come la ricerca può sconfiggere i tumori da amianto: le ultime scoperte scientifiche”, ha evidenziato la necessità di creare un maggiore coinvolgimento dei consumatori e di altre associazioni, anche a sostegno delle istanze dell’ONA e delle vittime dell’amianto (lavoratori e cittadini malati di patologie asbesto correlate e loro familiari), anche in via preventiva.
In virtù del protocollo – sottoscritto dal Presidente di ONA, l’avvocato Ezio Bonanni, e dal Presidente di OIC, Antonio Persici – ONA e OIC si impegnano inoltre a realizzare eventi e altre iniziative finalizzate alla divulgazione dei principi della giustizia, della solidarietà e della salute con particolare riguardo a quanto concerne i diritti e le problematiche afferenti il settore ambientale e del benessere.
“Insieme contro l’amianto, per la prevenzione primaria (bonifica e messa in sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro), per evitare tutte le esposizioni ad amianto, e così da evitare, perciò stesso, nuove malattie e nuovi decessi; favorire la ricerca scientifica, medica, biomedica e oncologica, al fine di ottenere la diagnosi precoce e terapie più efficaci per i malati di mesotelioma, tumore polmonare, asbestosi e altre patologie causate dall’amianto (prevenzione secondaria), e l’epidemiologia che ci permette di comprendere la reale portata dei danni dell’amianto, e la tutela delle vittime per far ottenere loro le prestazioni previdenziali e assistenziali, e il risarcimento dei danni (che certo non restituisce la salute e la vita, però evita almeno che le vittime e i familiari muoiano di fame). Per questo è importante la sinergia con l’Osservatorio Imprese e Consumatori” – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
“Una problematica grave come l’amianto non poteva lasciare indifferente il nostro Osservatorio, da sempre sensibile a tutte le tematiche riguardanti la tutela della salute e dell’ambiente. – Ha dichiarato Antonio Persici, Presidente dell’Osservatorio Imprese e Consumatori – Siamo quindi molto felici di iniziare la collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Amianto che siamo certi porterà a importanti risultati”.