Il Tour ad oggi ha raccolto il sostegno di molti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, quali “Ambasciatori del Tour” che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso l’invio di un videomessaggio, tra questi: Tito Boeri, Laura Curino, Metis Di Meo, Enio Drovandi, Beppe Fiorello, Alberto Fortis, Emanuela Grimalda, Gad Lerner, Tiziana Luxardo, Marco Martinelli, Andrea Miró, Patrizia Mirigliani, LPR Volley Piacenza, Mariella Nava, Ottavia Piccolo, Romano Prodi, Federico Russo, Franco Scepi, gli Stadio, Fabio Treves, Dario Vergassola e Marco Zangardi.
Fino alla partenza del Tour verranno raccolte le adesioni dei Comuni toccati durante il percorso, che saranno invitati ad organizzare eventi per coinvolgere la cittadinanza e proseguirà la ricerca di nuovi “ambasciatori”, ma anche di gente comune e giovani identificati come “seguaci del Tour”. Massimo spazio quindi alla creatività nei videomessaggi che saranno pubblicato sul sito ufficiale del Tour.
La gravità del fenomeno infortunistico risulta drammaticamente evidente dai dati INAIL: nel 2015 sono stati denunciati in Italia 632.665 infortuni, tra cui 1172 mortali, mentre 58.998 sono state le denunce di malattie professionali. Un appello importante, dunque, a imprenditori, aziende, lavoratori e quanti vorranno sottolineare l’importanza della sicurezza sul lavoro.
Alla conferenza stampa di presentazione del Tour, del 24 febbraio sono intervenuti: il Presidente della Fondazione ANMIL “Sosteniamoli subito”, Bruno Galvani; il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino; il Presidente nazionale ANMIL, Franco Bettoni; il Segretario della Presidenza del Senato e componente della Commissione per la Tutela e la promozione dei diritti umani, Sen. Silvana Amati; i partner del progetto e i sostenitori del Tour.
Il Tour toccherà oltre 40 città in 51 giorni e avrà al suo seguito una produzione cinematografica per realizzare al termine del viaggio un film documentario. Partenza da Monfalcone il 28 aprile 2016 (Giornata mondiale della sicurezza nei luoghi di lavoro) per passare poi dai principali luoghi-simbolo teatro delle grandi tragedie italiane per il lavoro: Livorno, Genova, Torino, Porto Marghera, Broni, Campello sul Clitunno, Barletta e Taranto.
L’iniziativa avrà anche lo scopo di promuovere una raccolta fondi destinata a borse di studio per i figli dei caduti sul lavoro e per la ricerca sulle malattie causate dalla lavorazione dell’amianto.