I lavori della Conferenza stampa sono stati aperti dalla Sen. Silvana Amati, Segretario di Presidenza del Senato e Componente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione diritti umani; da Franco Bettoni, Presidente nazionale ANMIL e da due componenti del Gruppo Donne ANMIL per le Politiche femminili.
A seguire, la presentazione dello studio da parte degli autori: Franco D’Amico, Coordinatore dei Servizi Statistico-informativi ANMIL e Maria Giovannone, Responsabile scientifico di ANMIL Sicurezza realizzato con il contributo del Prof. Domenico Della Porta, Medico del lavoro e Consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali del Senato.
Sono intervenuti: il Presidente Commissione Lavoro della Camera On. Cesare Damiano, il Presidente Commissione Lavoro del Senato Sen. Maurizio Sacconi; la Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali del Senato, Sen. Camilla Fabbri; il Direttore generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello e il Presidente CIV INAIL, Francesco Rampi.
La scelta del tema dell’indagine è frutto della valutazione dei dati INAIL dai quali emerge che nel settore sanitario la presenza femminile raggiunge circa il 70% del personale. Peraltro, tale preponderanza non è più circoscritta a categorie storicamente femminili e di supporto, come la professione infermieristica, ma inizia a incidere anche sui ruoli apicali. Nell’arco di una quindicina di anni, infatti, sono quasi raddoppiati i direttori generali donna mentre i “medici in camice rosa” hanno nettamente sorpassato gli uomini.
Da questa situazione consegue che la sanità risulta uno dei pochissimi settori in cui l’incidenza degli infortuni femminili è superiore a quella maschile e, pur causando infortuni di non elevata gravità, provoca 600mila giornate lavorative perse.