Approfondimento “Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato: uno studio sulle abitudini all’uso e sulla percezione del rischio” di Matteo Fiorindi, Catia Pieroni, Massimo Principi e Daniele Mezzabotta

Pubblichiamo l’approfondimento tecnico “Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato: uno studio sulle abitudini all’uso e sulla percezione del rischio” di Matteo Fiorindi, Catia Pieroni, Massimo Principi e Daniele Mezzabotta.

 

Sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato: uno studio sulle abitudini all’uso e sulla percezione del rischio
di Matteo Fiorindi, Catia Pieroni, Massimo Principi e Daniele Mezzabotta

Il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Negli ultimi anni sono pubblicizzati quali strumenti per prevenire e contrastare il tabagismo nuovi prodotti (dispositivi elettronici) contenenti nicotina in quantità variabile o anche privi dell’alcaloide. Sul mercato italiano si hanno dal 2006 la sigaretta elettronica (e-cig) e dal 2016 i prodotti a tabacco riscaldati (HTP) .
L’Istituto Superiore di Sanità monitora il fenomeno e nel Comunicato Stampa n.30/2024 riporta che in Italia il 59% degli adulti (tra i 18 e i 69 anni) non fuma, 24% è “fumatore” ed il 17% ha smesso di fumare. Lo studio evidenzia come a fronte di una costante riduzione della quota di chi utilizza esclusivamente sigarette tradizionali (dal 25% del 2014 al 20% del 2023) a favore di un aumento di coloro che utilizzano sia sigarette tradizionali che dispositivi elettronici, passati nello stesso arco temporale dal 1,5% al 4,4% a cui va aggiunta una quota di coloro che utilizzano solo dispositivi elettronici, passati dallo 0,4% del 2014 al 3,3% del 2023.
L’indagine che si propone, svolta prevalentemente su un campione localizzato nella regione Marche, fornisce dati in linea con quelli citati, e riporta un focus sulle abitudini d’uso e sul livello di consapevolezza e di percezione del rischio per la salute legato all’utilizzo dei dispositivi elettronici da parte del campione esaminato.

(…) continua

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

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