Aree urbane: finanziamento per il miglioramento della qualità dell’aria.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 2 novembre 2007 è pubblicato il Decreto 3 agosto 2007 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro dei trasporti, relativo al Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico.

Richiamandosi alla legge del 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) ed in particolare il comma 1121 dell’articolo 1 della stessa legge che ha istituito il Fondo per la mobilità sostenibile di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 allo scopo di finanziare interventi finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane nonché al potenziamento del trasporto pubblico, è stato emanato il Decreto 3 agosto 2007 con il quale, ai fini dell’utilizzo delle risorse di cui sopra, viene istituito un programma di finanziamenti destinati ad interventi e progetti finalizzati all’attuazione delle politiche di gestione della mobilità sostenibile.
Al programma è destinata una somma complessiva pari a Euro 270.000.000.000 a valere sulle risorse del Fondo relative alle annualità 2007, 2008 e 2009.
Le tipologie delle misure oggetto del finanziamento riguardano, prioritariamente:
realizzazione di servizi e i infrastrutture che favoriscano l’uso del mezzo pubblico e riducano l’uso dei veicoli privati;
– potenziamento e sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale della flotta dei veicoli del trasporto pubblico locale e potenziamento dei servizi di infomobilità;
– realizzazione e potenziamento di interventi di razionalizzazione e miglioramento del processo di distribuzione delle merci in ambito urbano, anche tramite progetti multimodali di interesse di più comuni e attraverso l’utilizzo di tecnologie telematiche e di veicoli a basso impatto ambientale;
– realizzazione di parcheggi di interscambio da localizzare nei principali punti di ingresso alle aree metropolitane per ridurre la circolazione dei mezzi privati nelle zone centrali e favorire l’intermodalità ed un maggiore utilizzo del servizio di trasporto pubblico;
– diffusione ed utilizzo dei carburanti a basso impatto ambientale e potenziamento delle relative reti di distribuzione con specifico riferimento alle utilizzazioni per le flotte pubbliche;
diffusione della figura del mobility manager nelle aree geografiche in cui risulta poco diffusa o assente e potenziamento di tale figura ove esistente attraverso il sostegno alle nuove iniziative e a quelle già avviate particolarmente significative;
– potenziamento dei servizi integrativi al trasporto pubblico locale e di quelli complementari, con particolare previsione allo sviluppo della gestione dei sistemi di car pooling e alla implementazione e diffusione del car sharing, anche attraverso la previsione da parte dei comuni di forme di facilitazione per la gestione di tale servizio, l’espansione territoriale sia nelle aree urbane che in quelle più periferiche, l’integrazione con altre modalità di trasporto, l’incentivazione all’utilizzo da parte delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private, il consolidamento della struttura dell’offerta;
– promozione della mobilità ciclistica attraverso la creazione di reti urbane dedicate, dell’intermobilità tra bici e il treno e i mezzi di trasporto pubblico anche attraverso la realizzazione di intese con le ferrovie dello Stato e le aziende di trasporto pubblico
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(LG-FF)

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