ARPAT: Smog e inattività fisica, i silenziosi killer urbani

Le città di tutto il mondo si trovano ad affrontare un drammatico aumento dei problemi di salute causati da una serie di fattori legati ai trasporti e agli ambienti stradali: cattiva qualità dell’aria, inattività fisica, incidenti stradali, rumore, stress, isolamento sociale.

Secondo l’Associazione Internazionale del Trasporto Pubblico (UITP), la rete internazionale che rappresenta e promuove nel mondo il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, un’alternativa a questa situazione la si potrebbe individuare nei “viaggi attivi” (andare a piedi e in bicicletta in combinazione con i mezzi pubblici).

Numerosi ed autorevoli studi hanno infatti misurato i risultati in termini di salute legati al trasporto a piedi e in bicicletta individuando benefici relativi a diabete, benessere mentale, obesità, resistenza ossea, riduzione dei rischi di malattie cardiovascolari e vari tipi di cancro. Anche il trasporto pubblico ha un ruolo chiave nel promuovere spostamenti più attivi, poiché la maggior parte dei viaggi con il trasporto pubblico comporta una passeggiata da e per la fermata dei mezzi, rispetto all’esperienza molto più sedentaria di viaggiare in auto.

Un efficiente sistema di trasporto pubblico urbano porta dunque grandi benefici
– alla salute, facilitando stili di vita più sani ed attivi e migliori livelli di sicurezza stradale
– nel combattere l’esclusione sociale, promuovendo una rigenerazione urbana
– per la lotta contro il cambiamento climatico, riducendo la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico e acustico.

Tutto questo richiama il ruolo strategico degli attori della mobilità urbana (comprese le amministrazioni locali) e la necessità che questi si adoperino a favore di politiche di trasporto sostenibile, un’adeguata pianificazione urbanistica e sufficienti investimenti per rendere le strade più verdi, più sicure ed invitanti per i pedoni ed i ciclisti. In questo modo si potrà migliorare davvero la salute pubblica.

Fonte: ARPAT

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