ARPAT: Stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Toscana

ARPAT ha avviato un’efficace modalità per illustrare in modo chiaro e semplice gli esiti delle verifiche ispettive effettuate presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

A partire dall’edizione 2013 dell’Annuario dei dati ambientali, ARPAT ha avviato un’efficace modalità per illustrare in modo chiaro e semplice gli esiti delle verifiche ispettive effettuate presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

Una tabella mette in evidenza gli aspetti su cui gli stabilimenti sono risultati carenti a seguito dei controlli; al suo fianco, una griglia spiega accuratamente i punti del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) previsto per questa tipologia di aziende.

Il SGS, strumento utilizzato per promuovere costanti miglioramenti della sicurezza e garantire un elevato livello di protezione dell’uomo e dell’ambiente che il gestore dello stabilimento deve redigere e adottare, è costituito da un documento di politica per la prevenzione degli incidenti rilevanti, un programma per la sua attuazione, procedure necessarie a garantire la conduzione in sicurezza dell’intero stabilimento.

Contenuti del sistema di gestione della sicurezzaGli otto punti del Sistema di gestione sono oggetto delle viste ispettive di ARPAT. Nell’ottica della prevenzione, infatti, le finalità delle verifiche ispettive sono il controllo della corretta applicazione delle procedure adottate dalle aziende all’interno del SGS e la verifica ed il controllo dei sistemi tecnici, in particolare quelli critici, con l’obiettivo finale di prevenire l’accadimento di incidenti rilevanti, connessi con determinate sostanze pericolose, e limitarne le conseguenza per l’uomo e per l’ambiente, all’interno ed all’esterno dei siti.

Nella tabella, che riporta i nominativi degli impianti e la tipologia di attività degli stessi (galvanica, industria chimica e farmaceutica, deposito esplosivi, GPL, prodotti petroliferi, fitofarmaci ecc.), viene quindi indicato se al Gestore dello stabilimento sono state richieste, relativamente al corrispondente punto del Sistema di Gestione della Sicurezza, “misure integrative”, o se sono state impartite prescrizioni da parte dell’autorità competente a seguito di controlli.

A partire dall’edizione 2014 dell’Annuario dei dati ambientali, nella tabella sono stati riportati anche i dati delle annualità; si deve infatti tenere conto che il Decreto RT 4253/07 (ora sostituito con il Decreto RT 368/2016) prevede per ogni anno la verifica ispettiva su almeno il 30% delle aziende del territorio regionale toscano. Le aziende vengono quindi controllate con una frequenza che può essere anche biennale.

Per conoscere gli esiti delle verifiche ispettive – anni 2012-2014, è possibile consultare la relativa tabella, estratta dall’Annuario dei dati ambientali 2015.

Fonte: ARPAT

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