La storia di un’atipica squadra di imballaggi che, diventati “rifiuti”, cerca una seconda vita, riceve il plauso di CONAI (il Consorzio Nazionale Imballaggi) e dei Consorzi di filiera CIAL (per l’alluminio), COMIECO (per carta e cartone), COREPLA (per la plastica), COREVE (per il vetro) e RICREA (per l’acciaio), che hanno deciso di sostenere Trash e il suo messaggio: l’importanza del riciclo come strada per dare ai rifiuti un nuovo scopo.
TRAMA
Scatole, bottiglie, latte. Rifiuti. Abbandonati in strada, nei mercati, sotto i ponti. Ignorati da chiunque. Inerti. Finché non cala la notte…
Slim è una scatola di cartone rovinata. Vive in un mercato, con il suo amico Bubbles – una bottiglia da bibita gassata – e altri compagni. Sopravvive nascondendosi dai Risucchiatori, macchine aspiratutto addette alla pulizia.
Slim è rassegnato, non crede più in nulla, neanche alla leggenda della Piramide Magica, un luogo mitico in cui è possibile per i rifiuti avere una seconda possibilità, rinascere ed essere ancora dei Portatori utili a se stessi e agli altri, fino a quando un imprevisto cambierà il suo destino.
«CONAI e i Consorzi di filiera garantiscono da più di vent’anni che il viaggio verso una nuova vita dei rifiuti di imballaggio arrivi a destinazione» afferma Luca Ruini, presidente CONAI. «Quando abbiamo visto Trash per la prima volta siamo rimasti sorpresi dalla qualità dell’animazione e dalla sensibilità con cui la sceneggiatura affronta i temi del riciclo dei rifiuti di imballaggio, che tentano in tutti i modi di evitare la discarica perché il loro domani abbia un senso. Si tratta di valori che il sistema consortile condivide pienamente: ogni giorno lavoriamo perché gli imballaggi, quando terminano la loro funzione, diventino risorse per nuovi cicli produttivi. La decisione di supportare Trash è stata spontanea: ne siamo entusiasti, e non abbiamo dubbi che il viaggio del film nelle sale sarà un successo».
Nel 2019, anche grazie al supporto del sistema rappresentato da CONAI e dai Consorzi di filiera, l’Italia ha avviato a riciclo il 70% dei rifiuti di imballaggio: 9 milioni e 560mila tonnellate sui 13 milioni e 655mila immessi al consumo.
Nel dettaglio, lo scorso anno il nostro Paese ha riciclato 399mila tonnellate di acciaio, 51mila di alluminio, 3 milioni e 989mila di carta, 1 milione e 997mila di legno, 1 milione e 54mila di plastica e 2 milioni e 69mila di vetro.
Dal riciclo di scatolette per tonno, barattoli per pomodoro e secchielli di vernice si ottengono chiavi inglesi, bulloni, binari ferroviari e telai per biciclette.
Dall’equivalente del riciclo di 130 lattine per bevande di alluminio per bevande si può ottenere un monopattino. 200 scatolette in alluminio danno vita a una lampada da scrivania.
Una scatola avviata a riciclo torna in vita in meno di 2 settimane. Con la carta e il cartone provenienti dalla raccolta differenziata di un intero anno in Italia sarebbe possibile produrre quaderni per tutti gli studenti del mondo.
Da 13 bottiglie di plastica riciclata si ottiene una maglia da calcio. Bastano 2 flaconi in plastica per ottenere un frisbee.
Un vasetto o una bottiglia, avviati correttamente a riciclo, iniziano un viaggio che li condurrà a rinascere, come una nuova bottiglia o un nuovo vasetto di vetro, del tutto identici a com’erano prima della loro nuova vita, all’infinito.