A fare meglio è la Liguria che conquista 27 Bandiere Blu con 2 nuove entrate (Camogli e Bonassola). Al secondo posto della classifica la Toscana (con 19 località) seguita dalle Marche (17). La Campania raggiunge 15 bandiere con un nuovo ingresso (Sapri) ed anche la Puglia mantiene le sue 11 bandiere.
L’Abruzzo va a quota 8 con due nuovi ingressi (Giulianova e Roseto degli Abruzzi) e l’Emilia Romagna perde una bandiera (Cattolica) andando a 6. Il Veneto ed il Lazio confermano le stesse 8 bandiere dell’anno scorso, la Sardegna è presente con 11 località e la Sicilia raggiunge le 7 bandiere con una nuova entrata (Santa Teresa di Riva); la Calabria arriva a 7 bandiere con due nuovi ingressi, il Molise scende a 2 bandiere, una in meno dell’anno scorso (escluso il comune di Petacciato).
Friuli Venezia Giulia conferma le 2 bandiere dell’anno scorso e la Basilicata resta a 2 bandiere. Quest’anno vengono incrementate le bandiere per quanto riguarda i laghi: una bandiera per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 10 per il Trentino Alto Adige che raddoppia rispetto all’anno scorso.
“E’ con soddisfazione che annunciamo anche per il 2017, un aumento di comuni Bandiera Blu, ben 163” commenta Claudio Mazza presidente della FEE Italia che aggiunge: “è un percorso che porta in maniera dinamica ed efficace le amministrazioni locali a cogliere nuove sfide per la gestione sostenibile del territorio, mettendo al centro la connessione terra-mare. La salute del mare è strettamente correlata alla gestione del territorio”.
“Ogni anno i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti, anche con il supporto di ISPRA, in un’ottica di miglioramento continuo. L’obiettivo è stimolare i Comuni ad una coscienza ambientale affinché affrontino i vari aspetti legati alla gestione diretta del territorio, anche in considerazione dell’aumentata pressione antropica determinata dal turismo” afferma Stefano Laporta direttore generale dell’ISPRA.