L’obiettivo del Progetto è di fornire un utile strumento alle aziende e mettere a fuoco il grado di sviluppo tecnologico attuale per individuarvi gli strumenti idonei a eliminare i rischi alla fonte o a ridurli al minimo, secondo quanto dettato dal D.Lgs 81/2008. Le finalità della Banca delle Soluzioni NON sono pertanto in alcun modo commerciali.
Il Progetto è stato realizzato grazie ad un finanziamento della Regione Emilia Romagna all’AUSL di Bologna (fondi sanzioni D.Lgs. 758 anno 2011) delibera di Giunta Regionale 2092/2012.
Le soluzioni tecniche proposte all’interno della Banca delle Soluzioni sono state individuate attraverso molteplici canali di ricerca, quali ad esempio la letteratura scientifica e di settore, i rapporti delle attività di vigilanza e controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e i motori di ricerca internazionali. Le ricerche sono state effettuate per parole chiave, a richiamo delle attività e dei settori occupazionali investigati. Le ricerche sono state condotte allo scopo di individuare lo stato dell’arte rispetto alle soluzioni automatiche per il lavoro negli ambienti confinati e per evitare l’insorgenza di disturbi o di malattie professionali riconducibili al sovraccarico biomeccanico dell’apparato muscoloscheletrico. La seguente raccolta non si propone come un elenco esaustivo, ma rappresenta la prima versione di un documento in continuo aggiornamento, a espressione dello stato attuale del progresso tecnico.
In particolare, le soluzioni inserite sono solo quelle che, per la sezione ambienti confinati, evitano l’ingresso nell’ambiente confinato stesso e, per la sezione
sovraccarico biomeccanico, garantiscono le modalità di lavoro in sicurezza, indicate nella pagina Approccio ergonomico e riferimenti alle norme tecniche.