Il Decreto 18 giugno 2002 che modifica il decreto dirigenziale 7 aprile 2000
La Gazzetta Ufficiale n. 154 del 3 luglio 2002 riporta il Decreto 18 giugno 2002 riguardante la ” Modifica del decreto dirigenziale 7 aprile 2000 che reca ” Disposizioni applicative del decreto n. 521 del 22 novembre 1999 per il rilascio delle autorizzazioni internazionali al trasporto di merci su strada”. Il decreto è stato emanato dal Direttore generale dell’ autotrasporto di persone e cose del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tenendo conto, fra l’ altro, che il decreto dirigenziale 22 marzo 2002, di approvazione della graduatoria CEMT ha evidenziato una notevole differenziazione nei punteggi di graduatoria a partire dall’impresa collocata al primo posto ( con punti 2324,8) all’ ultima delle vincitrici ( con punti 19,4), sottolineando quindi il differente grado di presenza delle singole imprese nel mercato del trasporto dell’ area geografica CEMT.In base a tali considerazioni il nuovo decreto stabilisce che, anche tenendo conto che le risoluzioni CEMT si propongono di contribuire alla riduzione dell’ inquinamento ambientale, per cui le autorizzazioni CEMT dovranno essere utilizzate solo con veicoli della categoria “Euro” corrispondente almeno al tipo di autorizzazione da assegnare nell’ anno di riferimento, le autorizzazioni multilaterali disponibili per l’ area geografica della Conferenza europea dei Ministri dei trasporti ( multilaterali CEMT) siano ripartite tra le imprese che ne hanno fatto domanda, secondo l’ ordine di una graduatoria unica. Per partecipare alla graduatoria è necessario essere già titolari di un’autorizzazione multilaterale oppure aver effettuato, con autorizzazioni, almeno ventiquattro viaggi all’ anno nell’ area CEMT nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda, 0 aver effettuato, con autorizzazioni, almeno cento viaggi negli ultimi due anni.Per ottenere il rinnovo o l’ assegnazione delle autorizzazioni CEMT, l’ impresa deve avere in disponibilità veicoli ido0nei Euro 2, Euro 3 o meno inquinanti a seconda del tipo di autorizzazione CEMT da assegnare, in numero almeno pari alle autorizzazioni CEMT di cui può essere titolare.
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