Banca d’Italia, cresce ancora l’indebitamento delle famiglie .

Il debito delle famiglie si è attestato al 65% del reddito disponibile alla fine di settembre. A renderlo noto è la Banca d’Itali nel Bollettino Economico di gennaio. E’ una percentuale molto alta per il nostro Paese, sebbene la sua incidenza rimanga comunque più bassa rispetto a quella registrata negli altri Paesi europei, dove ha raggiunto il 98% nel mese di giugno.

I dati elaborati dalla Banca d’Italia pubblicati sul Bollettino “Moneta e Banche” fotografano la situazione dell’indice di indebitamento delle famiglie italiane. Diminuisce il costo del credito pr le imprese. Il costo degli interessi sui mutui supera il livello più alto riscontrato a dicembre 2009.

Le famiglie risparmiano di meno e spendono di più, anche indebitandosi. E’ quanto riportato nelle pagine del supplemento “Moneta e Banche” della Banca d’Italia che disegna un quadro diverso nella gestione finanziaria del budget della famiglia media italiana. Nel mese di gennaio la richiesta di prestatiti bancari è aumentata su base annua del t5%. Di contro i depositi di risparmio delle famiglie hanno fatto segnare -1,7%.

Secondo i dati in possesso ed elaborati da Bankitalia, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze non corretto per le cartolarizzazioni (cioè la cessione di mutui o crediti da parte della banca ad un’altra società) è rimasta stabile al 30% rispetto al 29,9% registrato a dicembre.
Dai dati diffusi dalla Banca d’Italia spicca l’aumento dei tassi d’interesse medi sui mutui e prestiti e una diminuzione minima degli interessi sui con ti correnti da 0,36% a 0,35%.

Un aumento è stato notato anche sui tassi di interesse applicati sul credito al consumo che sono saliti di quasi mezzo punto all’8,78% all’8,33% di dicembre 2010. Crescono anche gli interessi passivi sui mutui dal 3,18% di fine anno 2010 al 3,36% di gennaio 2011.
Diminuisce invece il costo del credito per le imprese. A gennaio i tassi sui nuovi finanziamenti alle imprese erogati nel corso del mese sono diminuiti dello 0,01% al 2,69%.
A gennaio 2011 la diminuzione è stata riscontrata anche sui tassi applicati ai prestiti di importi superiori a 1 milione di euro, 2,36% rispetto al 2,56% di dicembre 2010. Stabili i tassi applicati sui prestiti di importo inferiore al milione, da 3,26% al 3,24% rispetto al mese precedente.

Nello stesso periodo sono aumentati i prestiti erogati dalle banche al settore privato con un 4,8% rispetto al 3,6% di dicembre. Il tasso di crescita su base annua, dei prestiti concessi a società non finanziarie è aumentato al 4,2% rispetto al 2% del mese precedente.
Rimane sostanzialmente stabile il 30% rispetto al 29,9T% di dicembre 2010, il tasso di crescita delle sofferenze, cioè di insolvenza, su base annua non corretto per le cartolarizzazioni.

In calo anche il numero dei conti correnti delle famiglie -1,7% su base annua rispetto al -1,2% di dicembre. Diminuisce anche il tasso di crescita della raccolta obbligazionaria che rimane invariato rispetto a dicembre 2010 e continua a rimanere negativo (-1,6%).

(LG-FF)

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