In Italia il credito bancario cresce a tassi ancora sostenuti ma è in rallentamento, riflettendo una domanda di finanziamenti d parte di imprese e famiglie resa più prudente dalla recessione, e il rallentamento del credito è più intenso nei confronti delle piccole imprese.
In questo quadro la Banca dItalia prevede che il PIL di possa contrarre del 2,0 per cento nella media del 2009, per poi tornare a crescere dello O,5 nel 2010. Linflazione, invece, potrebbe diminuire nella media del 2009 all1,1 per cento, per risalire all1,4% nel 2010.
Prospettive meno negative potrebbero essere dischiuse da una piena ed efficace applicazione dei programmi per la stabilizzazione dei mercati finanziari e il sostegno della domanda aggregata, definiti e in corso di definizione nelle principali economie.
(LG-FF)