Basilicata cimitero scorie: decisione che azzera confronto democratico

Legambiente ha dichiarato che, con un blitz, il Consiglio dei Ministri individua nel Comune di Scanzano Jonico la sede del deposito nazionale delle scorie nucleari.

Con un blitz, il Consiglio dei ministri individua nel comune di Scanzano Ionico la sede del deposito nazionale delle scorie nucleari.
“E’ inaccettabile che il Governo prenda decisioni che condizioneranno un’area importante del territorio italiano per secoli in questo modo, con un blitz improvviso. La scelta di trasformare la Basilicata nella pattumiera delle scorie nucleari è infatti più che inattesa e arriva senza essere passata attraverso quel necessario confronto con le istituzioni locali, la Regione, gli altri soggetti interessati. Un modo di procedere per niente trasparente e per niente democratico”.
Così Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente commenta il blitz del Consiglio dei Ministri di oggi di realizzare il deposito unico delle scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico, in Basilicata. “Quali sono i motivi tecnici della scelta? Quali le ragioni che hanno fatto optare per la Basilicata? – chiede Realacci – Il metodo con cui è stata presa la decisione impedisce una discussione approfondita sul merito. Cosa, ribadiamo, inammissibile trattandosi di una scelta che condizionerà quel territorio per centinaia e centinaia di anni. Quali processi democratici sono stati attivati per tastare il polso alla popolazione e alle amministrazioni locali, che per quella lingua di terra avevano progettato e investito piuttosto su un avvenire turistico?”.
Legambiente chiude poi con una amara considerazione il suo commento. Sorpresa, infatti, per l’associazione ambientalista, suscita anche la scelta del giorno in cui il Governo rende nota la localizzazione del sito unico delle scorie: quando il Paese tutto è in lutto per la strage di Nassirya.

(Fonte: Legambiente)

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