Secondo quanto è stato scritto in un recente numero del settimanale Il Salvagente che si batte da anni per la tutela del consumatore nelle bevande analcoliche vendute in Italia cè benzene. La prova è riportata nellarticolo che riportiamo nel link.
Si legge su Salvagente: Ormai è certo. Nelle bevande analcoliche vendute in Italia cè benzene. A piccole dosi, il noto cancerogeno accompagna ogni sorsata di aranciate, limonate, bevande al pompelmo. Impossibile stanarlo a colpo docchio o a naso.; finchè si resta nella modica quantità, il solvente è inodore e insapore, coperto comè dal gusto dolce e intenso della bibita. Come abbiamo spiegato nella prima inchiesta, il benzene non viene aggiunto volontariamente dai produttori, ma si può sviluppare dalla reazione tra il conservante benzoato di sodio (E 211) e lacido ascorbico (vitamina C), due ingredienti molto comuni nelle bibite, come ha dimostrato il nostro campionamento, che a metà settembre ha trovato sugli scaffali del supermercato ben 15 bottiglie sospette. Sospette, sia chiaro precisa il Salvagente -,perché la presenza del mix è certamente la base di coltura ideale per il benzene. Per passare dal sospetto alla certezza e quantificare la presenza sgradita cè una sola via: portare il drink in laboratorio. Esattamente ciò che ha fatto il Salvagente:
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