Gli uffici di Montecitorio sarebbero già al lavoro per individuare gli atti e documenti interessati dal provvedimento. “I documenti di cui parliamo – ha spiegato la terza carica dello Stato – sono essenzialmente atti che le Commissioni parlamentari di inchiesta hanno acquisito da altre autorità, che li hanno trasmessi con il vincolo di riservatezza o segretezza. Per togliere il segreto dunque dovremo interpellare loro affinché possano rimuovere o confermare il vincolo. Questa è la procedura prevista dal regolamento dell’archivio storico della Camera. Nel caso invece di atti o documenti prodotti dalle Commissioni stesse, e poi sottoposti al cosiddetto ‘segreto funzionale’ – quello che può essere posto per tutelare il buon esito dell’inchiesta parlamentare e che, ad esempio, si pone per preservare certi testimoni chiamati a rilasciare dichiarazioni davanti alla commissione d’inchiesta –, si potrà procedere alla loro desecretazione una volta verificato che ciò non intralci l’attività di altri organi dello Stato, ad esempio inchieste giudiziarie in corso” ha concluso.
Greenpeace si dichiara soddisfatta per l’apertura della Presidente Boldrini e sottolinea che un’operazione trasparenza su oltre 600 dossier secretati è la premessa necessaria per fare luce su alcuni misteri degli ultimi vent’anni della storia recente italiana.