L’applicazione GeoResQ dedicata alle attività in montagna in grado di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso, grazie a fondi straordinari stanziati dal Ministero del turismo, è ora totalmente gratuita e completamente rinnovata.
Il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), congiuntamente al Ministero del turismo, annunciano importanti novità per l’applicazione GeoResQ dedicata alle attività in montagna in grado di inviare una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso.
I fondi straordinari stanziati dal MITUR a favore del CAI hanno permesso, a partire dal 10 luglio 2023, di fornire l’applicazione totalmente gratuitamente e completamente rinnovata per migliorare l’esperienza degli utenti.
L’app, lanciata dal CAI e dal CNSAS nel 2013, ad oggi conta oltre 220.000 download e 82.000 utenti attivi ogni anno e un totale di 1322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni. L’app è utilizzata abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta durante tutto l’anno.
Le centrali operative, attive 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, turnano gli operatori del CNSAS con formazione specifica. L’allarme che giunge alla centrale viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale e attraverso il NUE112, dove attivo, o le centrali dell’Emergenza Urgenza Sanitaria, viene avviata la gestione dell’emergenza.
L’app GeoResQ rinnovata nell’identità visiva e nel portale web, permette un più semplice utilizzo da parte degli utenti e risulta più efficiente sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico.
«Fino ad ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i soci del CAI» afferma il Presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani. «Grazie ai fondi del MITUR, oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori montani. Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo».
Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico aggiunge: «In 10 anni di utilizzo, l’app GeoResQ ha fatto la differenza su oltre 550 interventi di soccorso e si è affermata come uno strumento importante per tutti i frequentatori dell’ambiente montano. Queste importanti novità la rendono sempre più un’app indispensabile per chiunque decida di frequentare le nostre montagne. Come sempre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi alle competenze tecniche e alla prudenza che ciascuno di noi deve avere per vivere in tranquillità le proprie escursioni, ma GeoResQ è indubbiamente un valido aiuto sia durante il periodo estivo che in quello invernale».
Fonte: CAI