Cambiamenti climatici: non abbassare la guardia dopo Copenaghen.

La Commissione europea ha definito agli inizi del mese di marzo 2010 una strategia per mantenere l’impulso delle iniziative globali volte ad affrontare i cambiamenti climatici.

Innanzitutto dare immediata attuazione al testo approvato lo scorso dicembre a Copenaghen e soprattutto un’assistenza finanziaria “rapida” ai Paesi in via di sviluppo. Inoltre, l’Ue dovrebbe insistere per concludere un accordo valido e giuridicamente vincolante a livello mondiale. A tal fine si dovrà inserire il testo di Copenaghen nei negoziati delle Nazioni Unite e affrontare i punti deboli del protocollo di Kyoto.

Il presideente della Commissione, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato: “La Commissione è decisa a mantenere l’impulso a favore dell’azione di lotta ai cambiamenti climatici in tutto il mondo. La comunicazione odierna definisce una strategia chiara riguardante le fasi successive necessarie per dare nuovo vigore ai negoziati internazionali e coinvolgere i nostri partner in questo percorso. Intendo chiedere al prossimo Consiglio europeo di sostenere la strategia, anche sulla base di ulteriori consultazioni che la Commissaria Hedegaard avvierà, su mia richiesta, con i principali partner internazionali”.

Conie Hedegaard, commissaria incaricata dell’azione per il clima, si è così espressa: “I cambiamenti climatici potranno essere contenuti solo con l’intervento di tutti i principali emettitori. Naturalmente, nessuno più di me si augura di poter giungere a risultati conclusivi in Messico; tuttavia, i segnali che giungono da varie capitali dei principali emettitori non rendono questo obiettivo molto probabile. A Copenaghen il mondo ha avuto un’opportunità unica e non l’abbiamo sfruttata nella sua interezza. Adesso dobbiamo garantire l’impulso necessario e fare del nostro meglio per ottenere dei risultati specifici e importanti a Cancùn e per garantire il raggiungimento di un accordo sulla forma giuridica al più tardi in Sudafrica.Copenaghen ha rappresentato un passo avanti.

E anche se il testo approvato in quella sede non corrisponde agli obiettivi ambiziosi che l’Europa si è fissata, il sostegno sempre maggiore che tale testo sta ricevendo in tutti il mondo offre all’UE la possibilità di ispirarsi ad esso e tradurlo in azione. L’esempio più convincente di leadership che ora l’Europa può dare è l’adozione di interventi concreti e decisi per trasformare l’UE nella regione più compatibile con il clima al mondo; ciò ci permetterà anche di rafforzare la sicurezza energetica, di stimolare una crescita economica più ecocompatibile e di creare nuova occupazione”.

(LG-FF)

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