L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha pubblicato un documento di riflessione che esamina come le tessere d’identificazione dei lavoratori possano migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro nel settore edile.
Un nuovo documento di riflessione esamina in che modo le tessere d’identificazione dei lavoratori possono migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) nel settore edile. Queste tessere, che sono ampiamente utilizzate per migliorare la trasparenza e contrastare il lavoro non dichiarato, potrebbero anche contribuire a ridurre gli infortuni nel settore.
Se supportate da sistemi di verifica affidabili, le tessere potrebbero garantire che solo i lavoratori certificati e addestrati utilizzino macchinari specifici, accedano a determinate zone di lavoro e contribuiscano alla raccolta di dati relativi alla SSL. Tuttavia, la loro attuazione comporta una serie di sfide sul piano etico, tecnico e pratico. Per questo motivo, il riscontro delle parti interessate è fondamentale per ridurre al minimo gli effetti indesiderati e promuoverne l’adozione in tutta Europa.
Documento di riflessione
LABOUR IDENTIFICATION CARDS AND THEIR USE FOR OCCUPATIONAL SAFETY AND HEALTH (Tessera di identificazione dei lavoratori e loro utilizzo per la salute e la sicurezza sul lavoro)
Il settore delle costruzioni è considerato un settore ad alto rischio, in cui le catene di subappalto non sono infrequenti e il distacco dei lavoratori è una pratica diffusa. I sistemi di tessere di identificazione dei lavoratori possono facilitare un monitoraggio più efficace dei luoghi e dei rapporti di lavoro, oltre a contribuire all’individuazione di illeciti.
Il documento presenta una revisione della letteratura sull’argomento e propone interviste sull’uso delle tessere d’identificazione dei lavoratori nel settore delle costruzioni. Analizza il potenziale di tali tessere nel migliorare oltre alle ispezioni, anche indirettamente, la salute e la sicurezza sul lavoro.
Le sfide legate alla loro attuazione e diffusione includono la diversità dei quadri normativi nazionali, la protezione dei dati e i costi per le PMI.
Fonte: EU-OSHA