Carceri CIA in Europa, indagine del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo indagherà sulle operazioni della CIA in Europa. Già in dicembre su proposta del Gruppo del PSE, l’assemblea di Strasburgo aveva deliberato di istituire una Commissione parlamentare temporanea per fare luce sull’utilizzo presunto di Paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di prigionieri.

Il mandato e la composizione della commissione temporanea sono stati adottati, a grande maggioranza, dal Parlamento europeo nel corso della sessione plenaria della scorsa settimana, facendo seguito a intensi negoziati fra i gruppi politici.
La commissione lavorerà – come riferisce la Delegazione PSE al Parlamento europeo – per un anno e sarà composta da 46 deputati, fra cui 17 popolari, 13 socialisti, 6 liberali e 2 membri per ognuno dei gruppi minori (fra cui Verdi e Sinistra Unitaria Europea).
Il mandato della commissione parlamentare, adottato dall’aula, è preciso.
Si tratterà di raccogliere e utilizzare informazioni, documentazione, testimonianze per appurare se la CIA o altri servizi di paesi terzi si siano resi responsabili di operazioni illegali sul territorio dell’Unione europea e di altri paesi in via di adesione all’Unione.
I 46 deputati saranno chiamati al compito, non facile, di determinare la responsabilità della CIA e di altri servizi nel rapimento, la detenzione illegale in luoghi segreti, la tortura e il trattamento inumano o degradante di individui sul territorio dell’Unione europea, dei Paesi candidati all’adesione e dei Paesi in via di adesione. Sarà oggetto d’indagine anche l’uso del territorio dell’Unione europea per lo svolgimento di queste operazioni, per esempio tramite il sorvolo o lo scalo di aerei. Del resto, diversi quotidiani avevano pubblicato nei mesi scorsi i tracciati di volo di aeromobili, identificati come in uso alla CIA, rendendo note le date e le rotte dei viaggi e degli scali effettuati.
Nel Link riportiamo una nota della Rappresentanza in Italia del Parlamento europeo.

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