Cartello sulla pasta, multate dall’Antitrust alcune aziende produttrici.

Nella Nota del 26 febbraio 2009, l’Autorità garante della concorrenza ed il mercato ha multato per 12.496.33 euro le imprese risultate responsabili di avere dato luogo ad una “Intesa restrittiva della concorrenza finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta”.

Le multe – sottolinea l’Autorità garante della concorrenza e del mercato – sono state determinate tenendo conto dell’eccezionale incremento del costo della materia prima e della situazione di difficoltà del settore. Valutati, caso per caso, il ruolo specifico svolto dalle aziende nella realizzazione degli accordi, le iniziative tese a contenere gli aumenti, le perdite di bilancio registrate nell’ultimo triennio.

Multate, dunque, le società Amato, Barilla, Colussi, De Cecco, Divella, Garofano, Nestlè, Rummo, Zara, Berruto, Del verde, Granoro, Riscossa, Tandoi, Cellino, Chirico, De Matteis, Di Martino, Fabianelli, Ferrara, Liguori, Mennucci, Russo, La Molisana, Tamma, Valdigrano, insieme all’Unpi, Unione Industriali Pastai Italiani, hanno posto in essere un’intesda restrittiva della concorrenza finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta secca di semola da praticare al settore distributivo, sanzionata con multe per complessivi 12.495.333 euro.

Sono invece risultate estranee all’intesa, a diverso titolo, le società Gazzola, Mantovanelle e Felicetti, nei confronti delle quali era stata ugualmente avviata l’istruttoria.

(LG-FF)

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